«Sanzioni ai medici che sconsigliano i vaccini». Lorenzin smentisce, ma è polemica

Sanzioni per i medici che sconsigliano i vaccini: il ministro Lorenzin smentisce, ma nel frattempo scoppia l’ennesima polemica. Tutto è cominciato nelle ore scorse quando si è diffusa la notizia dell’ipotesi che l’Ordine potrebbe sanzionare i medici che sconsigliano ai propri pazienti di sottoporsi alle vaccinazioni previste dal dal Piano Nazionale, addirittura arrivando fino alla radiazione dall’Albo.

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ANSA/ALESSANDRO DI MEO

SANZIONI PER I MEDICI CHE SCONSIGLIANO I VACCINI: LORENZIN SMENTISCE –

La notizia ha subito risvegliato l’interesse dell’opinione pubblica, che in questi giorni è tornata a dividersi sulla questione dei vaccini per i bambini, da alcuni ritenuti rischiosi per la salute e lo sviluppo dei più piccoli. Tanto che il ministro Lorenzin ha subito chiarito: nessuna sanzione per i medici che sconsigliano i vaccini ma, con il nuovo piano, si dovrà «sostenere la responsabilità», degli operatori sanitari. Parlando a SkyTg24 il ministro ha dichiarato:

Lavoriamo a un piano per rilanciare la tematica delle vaccinazioni in tutta l’Italia. Non vaccinando i bambini si espone la popolazione a un grosso rischio, sia i bambini non vaccinati sia tutta la comunità perché viene meno l’effetto gregge. Si lavora su vari fronti: coinvolgimento dei medici, campagne di informazione, formazione. Tutto qui. Il resto che ho letto è stata anche per me una sorpresa, ma ci tengo a dire che non è assolutamente previsto. Quanto all’obbligo dei vaccini c’è già una legge che prevede l’obbligatorietà ma non prevede sanzioni. C’è una proposta che viene dalla Rete di introdurre la vaccinazione obbligatoria per chi va a scuola ma per questo serve una normativa nazionale che ad oggi non c’è. Se un domani ci fosse una sensibilità comune si potrà pensare di portare la proposta in Parlamento.

QUALI SANZIONI? –

La questione, comunque, è arrivata sulle prime pagine dei quotidiani in edicola oggi. Sul Corriere della Sera, Margherita De Bac parla dei nuovo Piano vaccinale, che sarà discusso il prossimo 20 ottobre durante la Conferenza Stato-Regioni. Cosa succederà, quindi, a quei medici che sconsigliano i vaccini per i bambini?

Niente punizioni estreme, dunque. Si comincia col richiamo da parte degli Ordini professionali. In caso di recidive, scatterebbero provvedimenti disciplinari modulati in base al tipo di contratto col servizio pubblico, ad esempio medici ospedalieri o di base, e al ruolo nell’ambito del sistema sanitario. Tutto verrà definito nei dettagli in un secondo documento successivo al piano che, tra l’altro, reintroduce l’obbligo di certificare l’avvenuta vaccinazione del bambino al momento dell’iscrizione a scuola.
«Sì, vogliamo partire con un’azione di contrasto. Ma tutto avverrà con il sostegno degli Ordini professionali, non è un’iniziativa coercitiva. Agiremo prima di tutto attraverso la formazione degli operatori», spiega Francesca Russo, coordinatrice del gruppo sanità pubblica in conferenza Stato-Regioni. In Veneto, aggiunge, è «in preparazione una delibera dello stesso tenore».
Il chiarimento del ministero però non rasserena i medici già in allarme per il precedente decreto sull’appropriatezza che introduce sanzioni, anche retributive, per chi prescrive prestazioni inutili. Anaao e Cgil Funzione Pubblica confermano la mobilitazione del 21 ottobre, espressione di un malcontento generale nei confronti delle politiche sanitarie: «Ci danno la caccia».

(Photocredit copertina: ANSA)

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