Il “sistema Mantovani” e le assunzioni «su richiesta di Berlusconi»

Non soltanto le accuse sugli appalti truccati nell’edilizia scolastica e nella Sanità. Dalle carte dell’inchiesta di Milano che ha portato all’arresto dell’ormai ex vicepresidente della regione Lombardia Mario Mantovani, considerato un fedelissimo di Silvio Berlusconi, emerge come anche le assunzioni, in quello che la Procura di Milano definisce un “sistema che si espandeva e autoalimentava“, «rispondevano alle esplicite richieste» del Cav. Lo riporta il quotidiano “La Repubblica“, precisando come si tratti di un “capitolo inedito e non penalmente rilevante dell’inchiesta“, ma che raccoglie episodi che «per la loro sistematicità, non possono che contribuire ad alimentare il contesto desolante della costante violazione dei principi di correttezza, imparzialità e trasparenza da parte dei più alti titolari di funzione pubblica», secondo quanto emerge dalle carte.

Berlusconi Mantovani

IL “SISTEMA MANTOVANI” E LE RICHIESTE DI BERLUSCONI –

Come ricostruisce Sandro De Riccardis sul quotidiano diretto da Ezio Mauro, l’ex senatore di Forza Italia pensa, per esempio, «alla sistemazione», poi saltata, «di Mariella Bocciardo», prima moglie di Paolo Berlusconi, «nel Consiglio del Policlinico di Milano». Ma non solo:

«Anche «al reperimento di un posto di lavoro per Giampaolo Rossi, marito della parlamentare Pdl Deborah Bergamini, e per Richard Rizzi, fratello del capogruppo Pdl in Comune a Milano, Alan». Per la procura «questi impegni sono assunti da Mantovani su esplicita richiesta di Silvio Berlusconi». Anche perché l’assunzione di Richard è «volta a ricompensare il passaggio di Alan Rizzi, già confluito in Ncd, tra le fila della rinata Forza Italia». Per portare a termine il piano, Mantovani spende «efficacemente la qualità e tutto il peso di vicepresidente inRegione edi assessore alla Salute». Tanto che Richard, nel maggio 2014, «è stato effettivamente nominato membro dei collegi sindacali di A2A e Metropolitana Milanese». In più, oltre alle «assunzioni di alcuni giovani in Ferrovie Nord Milano», Mantovani «provvede a un contratto a tempo indeterminato presso Aler», che gestisce le case popolari, «intervenendo sulla commissione di cui non fa parte», per favorire Francesco Maria Lombardi, ex consigliere comunale di FI a Trezzano sul Naviglio»

LE CARTE SU MANTOVANI – 

Questo scrivono i magistrati sul vice di Maroni finito in manette, descrivendolo come uno dei politici più potenti in Lombardia:

 «Nel corso della sua ascesa politica ancora in atto — scrivono — è rimasto circondato da una cerchia di persone che si è costantemente prodigato di favorire secondo varie modalità, traendone a propria volta vantaggi in termini di riconoscenza e disponibilità da parte di questi a soddisfare le sue richieste, spesso volte ancora ad assicurare nuovi benefici ad appartenenti alla cerchia, secondo un sistema che tende così ad autoalimentarsi e a espandersi progressivamente».

Nel «cerchio magico», secondo la Procura, non ci sarebbero soltanto gli altri due arrestati, ma anche manager sanitari di mezza Lombardia:

«C’è il direttore generale dell’Asl Milano 1, Giorgio Scivoletto, indagato per turbativa d’asta, ma sono indicati anche manager (non indagati) «parte dell’entourage di Mantovani» come il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Pavia, Daniela Troiano, già indagata nell’indagine sulla “Cupola degli appalti” della sanità lombarda, e Carla Dotti, direttore generale a Legnano. «Tra i direttori generali del clan Mantovani, spicca Scivoletto che manifesta tutta la sua devozione all’assessore, accogliendone prontamente le istanze dopo l’esclusione» di una ditta amica dall’appalto sui dializzati. Scivoletto annulla la gara eproroga quella precedente. «Una bella emozione vedere le foto del tuolibro— scrive Scivoletto a Mantovani in un sms a maggio 2014— ritrovarmi in alcune foto e vedere attraverso le innumerevoli opere che hai fatto, a testimonianza perenne, quanto ami la tua città e le attività di cui ti occupi. I ricordi sono indelebili nel cuore ma vederli in alcuni scorci di immagini ne ravviva il candore e la gioia. Grazie e Buona giornata maestro di vita e amico mio!»

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