«Gioielli che inneggiano all’autolesionismo». Bufera su Topshop

Finte cicatrici dorate da indossare sul corpo, come fossero gioielli. La polemica invade il Regno Unito e si riversa contro Topshop, famosa catena di abbigliamento low cost londinese diffusa in tutto il mondo. Un prodotto comparso nel catalogo di questa stagione alla voce “gioielli e tatuaggi temporanei”, facente parte di una collezione volta a “supportare l’amore verso se stessi”.

cicatrici finte topshop

CICATRICI FINTE –

Come racconta il Daily Mail si tratta, né più né meno, di adesivi per il corpo che, aderendo perfettamente alla pelle, creano l’illusione di un tatuaggio. Ma, tra stelline, farfalle e libellule, ecco comparire anche forme che ricordano cicatrici e ferite richiuse con i punti di sutura. Per Topshop si tratta di un modo per «celebrare le imperfezioni invece che nasconderle», ma molti clienti si sono indignati per quella che, invece, è stata percepita come un tentativo di rendere “glamour” non solo il dolore fisico, ma anche i comportamenti autolesionisti che alcune persone si infliggono.

I COMMENTI –

E, su Twitter, si scatena il coro dei commenti negativi da parte di utenti «disgustati» dall’idea di Topshop:

LA PETIZIONE –

Attualmente, le confezioni di cicatrici gioiello – che venivano vendute a poco più di otto sterline – non risultano più nel catalogo online del sito di Topshop. Che i vertici del brand abbiano deciso di ritirare il prodotto dal mercato, specialmente dopo che un utente di nome Lucas Shelemy, di Oxford, ha avviato una petizione su change.org per chiedere che quelle cicatrici finte sparissero dagli scaffali:

Topshop non dovrebbe rendere quotidiano l’autolesionismo o venderlo come un prodotto di moda. Non si tratta solo di influenzare negativamente i più giovani: è una cosa che ferisce anche coloro che hanno sofferto e che oggi hanno delle vere cicatrici, indelebili, non temporanee.

(Photocredit copertina: Twitter/katieisavampire)

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