L’isola dei Caraibi che sacrifica i suoi uomini al narcotraffico

Ottocenti uomini assenti su una popolazione totale di 5.000 persone sono una catastrofe, un disastro che si è abbattuto sulla Isla de Providencia, in inglese Old Providence, a causa del narcotraffico.

UN BUCO NERO NEI CARAIBI –

L’isola della Divina Provvidenza è una ex colonia britannica che giace di fronte alle coste del Nicaragua, nel cuore dei Caraibi, che però è territorio colombiano. L’isola fu sede delle crema della pirateria anglosassone e ancora oggi la lingua corrente è un inglese con forti influenze caraibiche, ma tramontata l’epoca dei pirati è diventata un tranquillo angolo di mondo abitato da appena 5.000 persone, almeno fino a che non i narcotrafficanti non hanno messo gli occhi suoi uomini, provetti navigatori, e non ha cominciato a ingaggiarli per condurre le imbarcazioni addette al narcotraffico.

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800 UOMINI DONATI IL NARCOTRAFFICO –

Così con il tempo sono diventati 800 gli uomini spariti dall’isola e finiti, quando va bene, in qualche carcere colombiano o all’estero. Data la natura del business più d’uno è stato sfortunato e di lui non si è mai più saputo niente, ma anche di parecchi degli arrestati e detenuti si sono perse le tracce. Un uomo ogni 3 o 4 non c’è più, un disastro demografico per un’isola che altrimenti vive di pesca e turismo, ma il denaro e l’adrenalina offerti dal narcotraffico funzionano come una sirena irresistibile per giovani e meno giovani, altrimenti condannati a una vita grama e alla disoccupazione, anche se vissuta in una specie di paradiso terrestre.

 

 

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