Volkswagen, secondo software sospetto per alterare i gas di scarico

Volkswagen

ha utilizzato un secondo software per manipolare il livello delle emissioni delle sue macchine a diesel? Il capo della filiale americana del colosso automobilistico tedesco ha confermato davanti al Congresso degli Stati Uniti come in questo momento i tecnici del gruppo stiano verificando un altro programma utilizzato per il controllo delle emissioni dei gas di scarico.

VOLKSWAGEN SCANDALO –

Il nuovo problema di Volkswagen si potrebbe chiamare Auxiliary Emissions Control Device, AECD, un software ausiliario installato sulle sue automobili. Al momento nè Volkswagen nè le autorità ambientali degli Stati Uniti, che hanno scoperto lo scandalo delle emissioni falsificate delle macchine diesel del gruppo tedesco, hanno comunicato se questo programma sia stato effettivamente utilizzato per truccare i dati di inquinamento. Il software AECD è però così problematico che il capo di Volkswagen USA, Michael Horn, ne ha annunciato il ritiro per le vetture da commercializzare nel 2016. AECD è un programma che prende in considerazione la temperatura esterna, la velocità, il numero dei giri e la marcia inserita per disinstallare il sistema di controllo delle emissioni, completamente oppure parzialmente, in determinati parametri. Il procedimento è piuttosto consueto nell’industria automobilistica, e permette a una vettura di avere un livello di emissioni superiore al consentito quando si percorre una salita ripida, oppure si effettua un tragitto con una temperatura particolarmente fredda.

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VOLKSWAGEN SOFTWARE –

Il programma AECD è installato sui motori diesel che sono finiti al centro dello scandalo, visto che sono stati progettati con un software che ne manipolava le effettive emissioni, gli EA 189. Volkswagen ha comunicato a EPA, il ministero dell’Ambiente USA, che il secondo programma sospetto sia presente nei motori 2.0 turbodiesel. Il sospetto è che il software AECD sia presente anche su altre vetture, oltre a quelle che sarebbero stato commercializzate nel 2016. Oltre all’EPA, anche l’autorità ambientale della California sta indagando su questo nuovo programma sospetto di Volkswagen. La casa automobilistica tedesca potrebbe così dover fronteggiare un ulteriore problema, oltre ai già enormi guai provocati dal primo software che manipolava le emissioni. Il capo di VW americana ha confermato il piano dell’azienda di riparare le vetture, e non di sostituirle integralmente come chiedono molte associazioni di consumatori, così come diversi politici americani. Finora è emerso come ci siano almeno 11 milioni di macchine a diesel su cui è stato installato il software designato per ingannare i test ambientali. Negli Stati Uniti sono stati commercializzati 482 mila modelli di queste vetture, mentre in Europa il numero sarebbe vicino agli 8 milioni. Il gruppo tedesco ha accantonato 6,5 miliardi di euro per risarcire i danni provocati dallo scandalo, una cifra che non viene già ritenuta sufficiente vista la sua dimensione.

Photo credit: SAJJAD HUSSAIN/AFP/Getty Images

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