Campidoglio a 5 stelle: la base vuole Di Battista, ma dalla deroga non si svia. Spunta l’ipotesi della «carta di Milano»

«Metteteci alla prova». La scritta, giallo squillante, rimbalza tra la pagina facebook di Beppe Grillo e gli account dei parlamentari 5 stelle. È l’ultima fotografia di una giornata delirante a Roma, conclusasi con le dimissioni del sindaco Ignazio Marino. Una giornata grillina, iniziata di primo mattino, tra i corridoi di Montecitorio, davanti a quei corsivi riportati su Repubblica. Ed è continuata, in giornata, con continui contatti telefonici tra Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Dopo Ignazio che si fa? I 5 stelle hanno già uno scheletro di idee per sviluppare un manifesto elettorale per la corsa al Campidoglio. Manca però il candidato. E stavolta, per la Caput Mundi, non si può utilizzare lo stesso metodo.

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ELEZIONI COMUNALI M5S ROMA: IL DIBBA NON VUOLE MA SI FA AVANTI ROBERTA

– L’occasione è ghiotta. Reale. I sondaggi sono a favore del Movimento. La sinistra capitolina è a pezzi, il centrodestra affila le armi con nomi di calibro nazionale. Ci vuole una persona di peso. Ed ecco che spunta di nuovo lo spettro della deroga al mandato. La base romana vuole un parlamentare. O meglio, vuole Alessandro Di Battista. Lui però ripete il mantra da settimane: «Non ho questa ambizione». Mentre, nella stessa città (e nello stesso palazzo) c’è chi ingenuamente si spinge in avanti: Roberta Lombardi, prima capogruppo alla Camera M5S, organizzatrice in prima linea di Italia a 5 stelle, mamma stakanovista. «Mi piacerebbe – ha detto qualche giorno fa su Radio2 – è quasi una mission impossibile ma io sono sicura che quando una ha le mani pulite lo possa fare in tutta tranquillità». Roberta però ha alzato il tiro. E ha ritrattato, qualche ora dopo, davanti alle telecamere in Campidoglio. «Abbiamo delle regole precise alle quali non vogliamo derogare», ha commentato mentre il Pd spingeva per le dimissioni del sindaco.

ELEZIONI COMUNALI M5S ROMA: I RISCHI DELLA DEROGA

– Deroga, deroga, maledetta deroga. Lo pensano alcuni parlamentari dentro la Camera dei Deputati ma Casaleggio (più di Grillo) non molla la presa: «Le regole non si cambiano». Troppo rischioso. Anche se il Dibba è in grado di convincere diverse fasce d’età e di elettorato il rischio è quello di una campagna mediatica contro il Movimento. Ed è un guaio. Perché il deputato sembra l’unica personalità M5S in grado di battere Giorgia Meloni in corsa (quasi certa) per il Campidoglio. Roberta Lombardi ha con sé una squadra di attivisti ma il meet up non è una fucina di voti. La senatrice e collega di Movimento Paola Taverna, anche lei nei pronostici come papabile sindaco, fu criticata durante il suo tour a Tor Sapienza. Troppo rischioso. Se si corre è per vincere o per perdere – bene – in vista di future elezioni nazionali. Rimane il moderato (ed ex candidato sindaco) Marcello De Vito, anche lui molto apprezzato tra gli attivisti. Ma ricandidare una scommessa – già persa nelle ultime comunali – che senso ha?

ELEZIONI COMUNALI M5S ROMA: LA CARTA DI MILANO

– Un’ancora di salvezza paradossalmente potrebbe arrivare da Milano. Dalle idee che circolano nel quartiere generale 5 stelle e anticipate qualche giorno fa dal Messaggero. Il guru avrebbe dato il via libera all’ipotesi di correre a palazzo Marino candidando alla poltrona di sindaco il rettore della Statale Gianluca Vago. Indiscrezioni smentite (in parte) da una nota stampa del movimento meneghino.

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la nota stampa di M5S Milano

Gianluca Vago non è solo patologo, rettore della Statale ed editorialista del Corriere della Sera. Sarà uno dei protagonisti del progetto di cittadella universitaria che dovrà sorgere al posto dell’Expo. Queste indiscrezioni hanno innervosito non poco gli ambienti rivali della Capitale. E il metodo da società civile (o meglio il metodo Freccero) per i candidati alle comunali è, per esempio, già ben avviato per le comunali di Bologna. «Ma a Roma – ha obbiettato ieri sulle agenzie Roberta Lombardi – questa discussione non c’è mai stata, abbiamo dei Meetup molto attivi sul territorio e anche i nostri consiglieri capitolini, che ormai iniziano a essere conosciuti anche dal pubblico, hanno una credibilità indiscutibile».

ELEZIONI COMUNALI M5S ROMA: CASALEGGIO ASPETTA IMOLA

– Con molta probabilità Renzi e il Partito Democratico puntano alle elezioni capitoline tra maggio e giugno. Davanti a ciò le indicazioni di Casaleggio e Grillo sono state quelle di puntare più sul programma che sulle candidature, già dalle prossime ore. Non solo: per Roma ci vuole una campagna elettorale serrata con Taverna, Lombardi e Di Battista in prima linea. Come se dovessero correre loro per il Campidoglio, anche se, per ora, non sarà così. Il volto dei 5 stelle per la Capitale può attendere. Imola, grande raduno nazionale diventerà occasione il prossimo weekend per testare i desiderata degli attivisti: deroghe e no incluse. «Noi non rinunciamo ai nostri principi. Ad Imola arriveranno sorprese ma di sicuro non quella della mia candidatura a Roma». A garantirlo sempre lei: la mamma stakanovista.

(Alessandro Di Battista al Campidoglio foto ANSA/FABIO CAMPANA)

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