Migranti, la vera storia della Germania che sequestra le case per i profughi

In Germania lo Stato può sequestrare case sfitte per motivi di emergenza per darli ai profughi. Lo prevede la legge e, come riferisce La Stampa, a Tubingen e Olpe hanno già cominciato con questo rimedio estremo per garantire un tetto ai migranti, rimedio che potrebbe essere adottato anche da Berlino e Amburgo.

Migranti Germania
(ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)

MIGRANTI, LA GERMANIA PENSA AD ESPROPRI TEMPORANEI

La Germania prevede un milione di arrivi nel 2015 ma potrebbero essere molti di più. Comuni e Land sono impegnati a cercare una soluzione dignitosa per tutti. Nel Paese è in vigore una legge che prevede il sequestro nei casi di emergenza di un immobile, per qualche mese. Ma alcuni Land e Comuni, guidati sopratutto da Spd e Verdi, stanno introducendo norme che “facilitano” gli espropri temporanei. Si scelgono innanzitutto capannoni, edifici industriali o spazi commerciali. Se questi spazi sono occupati o già “abitati”, allora si va con le case dei privati.

 

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MIGRANTI, LA GERMANIA PROPONE AI PROPRIETARI UN’ALTERNATIVA

Amburgo ha appena approvato una legge che renderà più facili le procedure per l’occupazione di edifici e appartamenti vuoti da parte delle autorità dietro il pagamento di un affitto ai proprietari. Brema si prepara a seguire le orme della “rivale” anseatica. A Berlino a Kreuzberg stanno pensando di affittare un complesso di appartamenti di lusso sfitti da anni, una mossa per bloccare la “speculazione edilizia”. O almeno questa è la lettura di Andreas Weeger, politico che ha chiesto il sequestro. Intanto sono già state “prese” la vecchia filiale della Berliner Sparkasse nella Bundesallee e altre due case. Boris Palmer, sindaco di Tubingen, si rivolge ai proprietari di edifici ed appartamenti sfitti con proposte di acquisto ed affitto, ricordando che la legge permette al primo cittadino di sequestrare gli appartamenti nei casi di emergenza.

MIGRANTI, LE PERPLESSITÀ DI ALCUNI ESPONENTI IN GERMANIA

Tutto questo decisionismo, tuttavia, sembra creare i primi imbarazzi. Hans Juergen-Papier, già Presidente della Corte Costituzionale tedesca, ha definito legittime le mosse delle amministrazioni locali ma allo stesso tempo ha ammonito le autorità paventando rischi sociali: «Dovrebbero riflettere a fondo, prima di ricorrere a rimedi del genere. La generosità della popolazione nei confronti dei profughi rischia di crollare a zero». Una posizione condivisa da Alexander Wiech dell’associazione proprietari di case: «Molti vogliono dare una mano ma su base volontaria. Se lo Stato agisce con una clava del genere, la generosità potrebbe svanire rapidamente». (Photocredit copertina ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)

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