La condanna di un Jihadista per il rapimento di Greta e Vanessa confermerebbe un maxi riscatto

05/10/2015 di Redazione

La notizia, diffusa dall’Agenzia ANSA, confermerebbe che per la liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo il governo italiano avrebbe pagato un consistente riscatto, di circa 12 milioni di dollari.

 

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo al loro ritrono in Italia (Photo credit FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo al loro ritrono in Italia (Photo credit FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

 

LA CONDANNA DEL NEGOZIATORE DELLA LIVERAZIONE DI GRETA E VANESSA.

Il «tribunale islamico» del Movimento Nureddin Zenki, una delle milizie già indicata come coinvolta nel sequestro, avrebbe infatti condannato Hussam Atrash, coinvolto nei negoziati e capo del gruppo Ansar al Islam, per essersi intascato quasi metà del signori della guerra. Lo annuncia l’ANSA, che è entrata in possesso di una copia digitale del testo della condanna, emessa il 2 ottobre scorso dal tribunale Qasimiya del movimento Zenki nella provincia di Atareb.

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LA SPARTIZIONE DEL RISCATTO PER GRETA E VANESSA –

Atrash, basato ad Abzimo, la località dove scomparvero Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, si sarebbe intascato 5 dei 12 milioni e mezzo di dollari del riscatto, equivalenti a poco più di 11 milioni di euro. I restanti 7 milioni e mezzo – affermano fonti di Atareb interpellate dall’ANSA telefonicamente – sono stati divisi tra i restanti signori della guerra locali. La condanna non riguarderebbe quindi il rapimento, ma la truffaldina divisione del riscatto tra quanti ne avrebbero avuto «diritto».

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