L’ex allievo gay di Papa Francesco: “Il coming out di Charamsa? Inopportuno”

L’ex allievo gay di Papa Francesco: “Il coming out di monsignor Charamsa? Inopportuno”. Parla chiaro l’uomo che ha incontrato il Pontefice in America, suo ex allievo a Buenos Aires, dichiaratamente omosessuale, che ha avuto un’udienza privata con il suo compagno – identificato dalla Sala Stampa Vaticana come “familiare”. Lui si chiama Yayo Grassi e ha conosciuto Jorge Mario Bergoglio mentre era professore al collegio dell’Immacolata di Santa Fe.

L’EX ALLIEVO GAY DI PAPA FRANCESCO: “IL COMING OUT DI CHARAMSA? INOPPORTUNO”

Intervistato da Repubblica, Grassi afferma di essere un po’ “uscito allo scoperto” dopo il caso di Kim Davis, l’impiegata dello Stato americano del Kentucky diventata celebre per il suo rifiuto a rilasciare licenze di matrimonio per le coppie omosessuali: il Pontefice ha avuto un incontro con lei, ma dalla Sala Stampa Vaticana è arrivata la precisazione: “Solo un saluto di cortesia, come il Papa fa con decine e decine di persone”. Grassi riprende proprio questo caso.

Incontrando il suo partner, Papa Francesco ha mai commentato la sua relazione?

«Gli ho presentato il mio partner nel settembre di due anni fa a Roma. Bergoglio era stato eletto Papa da pochi mesi. Ci trovavamo in Italia e ho chiesto un incontro. Non lo vedevo da cinque anni e volevo congratularmi. Quando ho saputo del suo viaggio a Washington, gli ho scritto che mi sarebbe piaciuto rivederlo. Mi ha risposto che anche lui aveva piacere ad abbracciarmi.Eha acconsentito alla presenza del mio partner e di amici che per diverse ragioni, salute o famiglia, volevano la sua benedizione. È stato un incontro tra amici e non ne avrei mai parlato se Kim Davis non avesse travisato quello che il Papa è e ha fatto. Quando il Vaticano ha precisato che l’unico incontro privato che il Papa aveva avuto a Washington era stato quello con un suo ex studente e la stampa mi ha rintracciato, ho pensato che parlarne fosse un’occasione di rimettere il Papa nella giustaluce.Ma la mia omosessualità e la mia relazione non sono mai state un tema di conversazione. Sia a me che a Bergoglio non è mai sembrato necessario. Essere gay per me non è un “titolo”. Lo sono come sono alto e ho gli occhi azzurri. E anche per lui non fa alcuna differenza. La sola volta che ho parlato con Francesco della mia omosessualità è stata in un’email nel 2010»

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Secondo l’ex allievo di Bergoglio, l’uscita di monsignor Krzysztof Charamsa non solo è sbagliata: è anche inopportuna e nociva alla causa degli omosessuali nella Chiesa.

Cosa pensa del suo coming out e della reazione della Santa Sede?
«Ho letto solo una dichiarazione di monsignor Charamsa e non voglio dare giudizi affrettati. (…) .Certo,piuttosto che ai giornali, avrebbe dovuto parlare della sua omosessualità a un altro prete o direttamente al Papa. Magari lo ha fatto,ma se tutto è accaduto nel modo in cui è stato raccontato, non penso che abbia fatto alcun favore alla causa dei gay o a Papa Francesco. Mi sembra più che altro qualcuno che sta cercando di attirare l’attenzione dei media. La sua tempistica è stata sbagliata, il modo in cui ha parlato è stato sbagliato».
Si riferisce al fatto che il teologo abbia deciso di parlare alla vigilia del Sinodo sulla famiglia appena iniziato in Vaticano?
«Parlare di omosessualità in questo momento serve solo a distrarre la gente dagli altri temi importanti sollevati da Bergoglio: l’ambiente, la famiglia, la povertà, condividere quello che abbiamo con chi non ha niente…»

Anche perché, nel raccontare il suo rapporto con l’allora solo monsignor Bergoglio, Grassi rivela di quando comunicò, privatamente, al prelato la sua omosessualità.

«Gli scrissi tre pagine. Avevo letto delle sue dichiarazioni di condanna. Mi rispose che era stato travisato. Che era un problema civico, non religioso. Ma, cosa più importante, che non era omofobico e che nel suo lavoro pastorale non c’era spazio per l’omofobia. E perme fu una cosa preziosissima».

Che insegnante era Bergoglio?
«Il suo modo d’insegnare era calmo, dolce ed elegante. E molto personale. Quando era in classe sembrava stesse parlando solo con te. Anche ora che è Papa lo sento parlare allo stesso modo».

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