Siria, l’Isis distrugge l’arco romano di Palmyra

Siria, l’Isis distrugge l’arco romano di Palmyra: continuano gli atti di devastazione del gruppo terroristico nei confronti del sito archeologico nel centro della Siria, patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. E’ toccato all’arco di Trionfo romano con 2mila anni di storia che, affermano fonti siriane, è saltato in aria: al solito, i miliziani della guerra santa islamica puntano a ripulire i territori da essi governati da qualsiasi residuo di arte e cultura preislamica.

SIRIA, L’ISIS DISTRUGGE L’ARCO ROMANO DI PALMYRA

E’ il direttore delle antichità siriane Maamun Abdulkarim a dare la notizia, riportata dai principali media internazionali. Al Jazeera ne parla.

Lo Stato Islamico di Siria e Iraq del Levante ha distrutto l’arco di Trionfo romano vecchio di 2mila anni nell’antica città di Palmyra: l’arco era uno dei principali monumenti del sito, la città centrale nota ai Siriani come “la Sposa del Deserto”, che l’Isis ha conquistato lo scorso maggio. L’arco monumentale era presso la famosa strada colonnata dell’antica città, che collegava l’Impero Romano alla Persia e all’Est.

Le notizie a disposizione raccontano di un Arco di Trionfo “minato da settimane”e che è stato fatto saltare in aria “proprio ieri”, nel giorno di domenica. “E’ una distruzione sistematica della città”, ha detto Abdulkarim, “la vogliono radere al suolo, vogliono distruggere l’anfiteatro, il colonnato. Ora abbiamo paura per l’intera città. La comunità internazionale deve trovare un modo per salvare Palmira”.

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Il colonnato, riportano le fonti internazionali, sarebbe “ancora in piedi”: ma per quanto? Al Jazeera ricorda che nelle scorse settimane l’Isis ha raso al suolo “due noti templi a Palmyra”, che le immagini satellitari descrivono chiaramente come “ridotti in macerie”. Parliamo del santuario di Baalshamin, dedicato al dio delle piogge e delle tempeste, e il più grande e più antico Tempio di Bel, “esempio unico di contaminazione fra architettura mediorientale e grecoromana”.

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