Sentinelle in Piedi Roma: “Siamo qui anche per difendere i gay”

Sentinelle in Piedi Roma: “Siamo qui anche per difendere i gay”, dicono gli attivisti che si sono radunati davanti a Montecitorio per dire “no alle Unioni Civili del Ddl Cirinnà, no all’ideologia gender nelle scuole, no all’abominevole pratica dell’Utero in Affitto”. Sono questi i punti qualificanti della protesta che porta in piazza, secondo una stima piuttosto generosa degli organizzatori, “oltre 400 persone” nel piccolo spazio davanti al Montecitorio che rivendicano una prima, determinante vittoria: il rinvio “al 2016”, e poi si vedrà, del Ddl a prima firma della parlamentare del Partito Democratico sulle Unioni Civili.

SENTINELLE IN PIEDI ROMA: “SIAMO QUI ANCHE PER DIFENDERE I GAY” –

La manifestazione, come da programma, è silenziosa e ordinata, ma è ai margini che si notano gli attimi di tensione. Ragazzi in bomber e cappellino si salutano con strette all’avambraccio, uno di essi ha un porta-badge di una nota organizzazione di estrema destra; i poliziotti in funzione di ordine pubblico chiedono i documenti a dei ragazzi che si attardano ai margini della piazza: “Per me è una manifestazione oscena imbarazzante e bigotta, sono tristi e privi di argomenti”, dice una ragazza di passaggio, che se ne va subito dopo. “Il rinvio del Ddl Cirinnà è una vittoria della resistenza pubblica delle Sentinelle in Piedi, è una vittoria del popolo di piazza San Giovanni”, dicono gli organizzatori all’inizio della manifestazione. “Ma sappiamo purtroppo che la battaglia è ancora lunga, che un nuovo testo sulle unioni civili è già in preparazione, che le lobby Lgbt non si fermeranno e che le pressioni ideologiche spingeranno affinché la politica formuli un nuovo testo di legge”.

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D’altronde, dicono le Sentinelle, i motivi della loro resistenza sarebbero tutt’altro che superati: la vicepresidentessa del Senato Laura Fedeli ha dichiarato che l’insegnamento nelle scuole modellato secondo la cosiddetta “teoria gender” sarebbe già sbarcata nelle scuole, grazie all’articolo 16 del Ddl sulla Buona Scuola. “La resistenza di popolo”, dicono gli organizzatori, “può fare la differenza”.

 

I libri letti dalle Sentinelle sono di ogni genere: il Vangelo, le lettere di San Paolo, le Confessioni di Sant’Agostino, libri di Joseph Ratzinger; “Gender Diktat” di Rodolfo de Mattei, scrittore e giornalista, “Voglio la Mamma” di Mario Adinolfi, ma anche Oscar Wilde, il Signore degli Anelli o lo Hobbit di J.R.R. Tolkien e persino Erri de Luca e Luis Sepulveda.

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“Se potessero”, dicono le Sentinelle interrogate alla fine della manifestazione, “sarebbero qui anche loro perché questa è una manifestazione di amore per l’umanità intera”. Comprese, dicono le Sentinelle, “le persone con tendenze omosessuali” che non avrebbero niente da temere dalla manifestazione. “Siamo qui anche per amore nei loro confronti e per dire loro che non devono accettare di farsi incasellare dall’ideologia delle lobby che riduce la loro identità a una pulsione, svilendo la loro natura e persona”, spiegano alla fine della manifestazione. “Le lobby Lgbt dimenticano che c’è chi è del tutto contrario alla pretesa di diritti declinati in base all’inclinazione sessuale”.

 

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