Raid russi in Siria, Kerry: «È imperativo evitare un’escalation»

Potrebbero essere almeno 36 i civili uccisi, di cui 5 bambini, in seguito dei raid aerei russi in Siria. A fornire le cifre è stato ieri il presidente della Coalizione Nazionale Siriana, Khaled Khoja, a margine dell’Assemblea Generale Onu. «La Russia – ha affermato – non ha intenzione di combattere l’Isis, ma di prolungare la vita al presidente siriano Bashar al Assad», ha avvertito Khoja. Gli attacchi sarebbero stati condotti su tre distretti della città di Homs. «La nostra priorità principale – ha detto Khoja – è quella di proteggere i civili, questa è la condizione primaria per qualsiasi discussione su una transizione politica». «E l’unico modo per proteggere civili è creare – ha proseguito – zone di sicurezza, no-fly zone. Poi è necessario creare un’alternativa al regime di Assad». Le operazioni sono partite poche ore dopo il via libera della Duma, il parlamento russo. Gli Stati Uniti sono stati avvertiti di non far volare caccia Usa nel paese siriano, senza però che venisse loro precisato i luoghi che sarebbero stati colpiti dai raid.

 

LEGGI ANCHE: Assad chiede aiuto a Mosca. Raid russi in Siria

 

RAID E SIRIA, ALLARME NATO: «MANCA COORDINAMENTO» –

Un particolare di non poco conto. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha manifestato preoccupazione per le notizie secondo le quali i raid della Russia in Siria non abbiano come obiettivo l’Isis. Una nota dell’Alleanza Altlantica ha precisato che la preoccupazione è legata soprattutto alla mancanza di coordinamento tra Mosca e la coalizione internazionale a guida Usa. «Siamo preoccupati per le notizie secondo le quali i raid della Russia in Siria non abbiano come obiettivo l’Isis», si legge nella nota del segretario generale della Nato. «Siamo particolarmente preoccupati perché da parte della Russia non c’è stato un vero sforzo di prevenire collisioni tra i suoi raid aerei in Siria e la battaglia contro l’Isis che sta conducendo da tempo la coalizione internazionale a guida Usa contro l’Isis», ha dichiarato ancora Stoltenberg precisando che l’Alleanza Atlantica “ha ricevuto una comunicazione formale da parte della Russia della decisione di fornire sostegno militare ad Assad».

RAID IN SIRIA, FACCIA A FACCIA KERRY-LAVROV –

Dopo un faccia a faccia con il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov a margine dell’Assemblea Onu, intanto, il segretario di Stato Usa John Kerry ha dichiarato che «è imperativo trovare una soluzione per evitare una escalation al di fuori del controllo di tutti». Al fine di trovare una tale soluzione comune Kerry e Lavrov hanno concordato sulla necessità di colloqui tra comandi militari americani e russi al più presto. Secondo il segretario di Stato Usa gli incontri vanno avviati al più presto. «Concordiamo sul fatto che abbiamo molto lavoro da fare», ha detto in conferenza stampa. «Faremo di tutto per evitare incidenti non voluti e siamo d’accordo sulla necessità di avviare un processo politico che porti a una Siria democratica e unita», ha dichiarato invece Lavrov.

(Foto di copertina: ANSA / RT ARABIC)

Share this article
TAGS