Catalogna al voto: vittoria degli indipendentisti

Catalogna: oggi si è votatp per l’indipendenza o meno della regione catalana dallo Stato centrale di Madrid. In realtà la consultazione è sulle elezioni regionali ma dietro, con l’attuale governo uscente, c’è molto di più. I catalani hanno votato per 43 candidature: 10 a Barcellona, 12 a Girona, 11 a Lleida e 10 a Tarragona. Si tratta di una consultazione molto importante e che vede i partiti indipendentisti vincenti nei sondaggi. Realtà che mirano, con l’attuale governatore Artur Mas, al disegno di separazione della Catalogna dallo stato iberico: sebbene la Corte Costituzionale iberica si sia già espressa contro questa teoria.

ELEZIONI IN CATALOGNA: AFFLUENZA ALTISSIMA –

A causa dell’altissima affluenza ai seggi, verso le 18 le schede elettorali hanno iniziato a scarseggiare. Un record storico per le urne spagnole con percentuali che alle 18 toccavano il 63,4% +6,8 punti rispetto al 2012. A Tarragona, con affluenza in aumento del 9%, la Giunta elettorale ha chiesto al Governo l’invio immediato di 2mila nuove schede per consentire il normale svolgimento delle operazioni. Girona è stata la provincia con l’affluenza più alta, che alle 18 registrava il 65,29% rispetto al 59,14% di quattro anni fa.

ELEZIONI IN CATALOGNA: I PRIMI DATI –

Secondo gli exit poll della tv catalana Tv3 gli indipendentisti avrebbero la maggioranza assoluta in seggi tra 74 e 79 su 135 totali del Parlamento locale. Un dato, questo, confermato anche dai primi dati reali provenienti dallo spoglio delle urne: a un quarto dello spoglio gli indipendentisti sarebbero al 48% e a 73 seggi. Poco dopo le 23 la situazione si delinea: al partito indipendentista vanno 72 seggi, con la maggioranza fissata a 68. La maggioranza assoluta non c’è. Artur Mas, presidente regionale uscente e destinato alla riconferma dopo la vittoria del suo Junts Pel Sí ha annunciato la vittoria non solo del suo partito, ma anche della volontà dei catalani di staccarsi dal governo centrale di Madrid.

ELEZIONI IN CATALOGNA: I RISULTATI COMMENTATI DA TSIPRAS –

“Siamo tutti vittime di una crisi non necessaria. È necessario che tutte queste scosse telluriche, come questa in Spagna, rafforzino l’Europa”. Così l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, ospite di “Che Tempo che fa”, a proposito degli exit-poll che assegnano la vittoria agli indipendentisti catalani.

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CATALOGNA AL VOTO: COSA SUCCEDE SE VINCONO GLI INDIPENDENTISTI

–  Cinque milioni e mezzo di catalani sono chiamati alle urne per dire sì (o no) al programma del governatore Artur Mas che nel 2017 prevede la nascita della Catalogna indipendente. Il premier Mariano Rajoy si è molto speso per sostenere il no alla separazione ma i seggi sono molto affollati fin dalle prime ore di questo “27-S”, segno tangibile che il governatore Mas rimane ancora molto seguito. Gli ultimi sondaggi davano gli indipendentisti favoriti. La lista “Junts Pel Si” di Artur Mas e l’alleata “Cup” potrebbero ottenere il 50% del parlamento catalano.

Catalogna voto risultati
(Jorge Guerrero/AFP/Getty Images)

Se vincono i separatisti i rischi sono alti: in caso di indipendenza il 16 per cento della propria popolazione spagnola (7,5 milioni di abitanti), ovvero un quarto delle esportazioni (e un quinto dell’intera produzione nonché le migliori coste sul Mediterraneo) apparterrebbero solo alla Catalogna. Senza parlare poi dell’euro: dietro la consultazione c’è un forte sentimento anti Bruxelles e in caso di indipendenza la regione risulterebbe fuori dall’Eurozona.

CATALOGNA AL VOTO: UNA CONSULTAZIONE IMPORTANTE

– Qualunque sarà il risultato la politica spagnola sarà destinata a cambiare: l’ondata di indipendentismo (che ha unito sia Mas che la sinistra di Esquerra Repubblicana) fomenterà la ribellione dal governo centrale, aprendo a nuove (e separatiste) formazioni politiche. Sarà anche una conferma per Mas e il suo governo catalano.

(in copertina foto David Ramos/Getty Images)

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