Banca Popolare di Vicenza: indagati i vertici

22/09/2015 di Redazione

Aggiotaggio e ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza. Sono questi i reati ipotizzati dalla procura di Vicenza nell’ambito di un’inchiesta che travolge alcuni esponenti di vertice del gruppo Banca Popolare di Vicenza. Gli inquirenti hanno delegato la Guardia di Finanza ad eseguire una serie di perquisizioni nei confronti delle persone sottoposte ad indagine e di altri non indagati. Le Fiamme Gialle hanno svolto verifiche anche sul presidente dell’istituto di credito, Giovanni Zonin, e sull’ex direttore generale dell’istituto Samuele Sorato.

 

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BANCA POPOLARE DI VICENZA, PERQUISIZIONI NELLA SEDE E NEGLI UFFICI DIREZIONALI

Le indagini sono seguite dal pm Luigi Salvadori e dal procuratore capo Antonino Cappelleri. Gli accertamenti sono invece condotti dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza di Roma e dalla polizia tributaria di Vicenza. Le perquisizioni riguardano oltre alla sede amministrativa e legale di Vicenza dell’istituto di credito anche gli uffici direzionali di Milano, Roma e Palermo. Una nota firmata dal procuratore Cappelleri sottolinea che «l’obbligo del segreto istruttorio deve tutelare ogni portatore di legittimi interessi anche contrapposti tra loro presenti nel contesto». In ogni caso gli atti d’indagine sono ritenuti indispensabili – aggiunge la nota – «nell’ambito della più complessa acquisizione istruttoria, per rendere compiuta la necessaria e doverosa ricerca di elementi probatori documentali, intesa sia nell’accertamento e riscontro degli elementi di fatto sia all’attribuzione delle responsabilità soggettive».

BANCA POPOLARE DI VICENZA, COLLABORAZIONE CON LA GUARDIA DI FINANZA

La Banca Popolare di Vicenca, intanto, parla di piena collaborazione da parte della dirigenza e del personale dell’istituto ai Nuclei della Guardia di Finanza che hanno svolto le perquisizioni. In un comunicato la banca precisa che «si tratta di indagini preliminari, ritenute indispensabili per accertare eventuali responsabilità soggettive, come si evince dal comunicato firmato dal Procuratore della Repubblica dottor Antonino Cappelleri». La riunione del Comitato esecutivo della Popolare di Vicenza, indetta per oggi pomeriggio, e presieduta dal consigliere delegato e direttore generale Francesco Iorio, si svolgerà come previsto.

BANCA POPOLARE DI VICENZA, ADUSBEF SODDISFATTA

A manifestare soddisfazione per l’indagine della procura di Vicenza è Elio Lannutti dell’Adusbef, che in una nota accusa la Banca d’Italia: «Dopo ispezioni a ‘la carte’, forse pilotate, non si e’ mai accorta che in deroga a norme stringenti di legge la Bpvi aveva prestato ai suoi clienti quasi un miliardo di euro (un quarto del suo valore), per comprare azioni della stessa banca, titoli illiquidi e sopravvalutati, senza che neppure la Consob sia intervenuta tempestivamente per tutelare piccoli risparmiatori rovinati, denunciato da Adusbef nell’ aprile 2008, con 120mila azionisti che hanno visto dilapidati circa 6 miliardi di euro di risparmi (tra perdite ed aumenti di capitale)». «La supervalutazione delle azioni Bpvi con criteri arbitrari, i metodi illeciti per acquisire i soci, ed altre ipotesi di reato – denuncia l’associazione – erano state già denunciata da Adusbef nel 2008, con un esposto alla Procura della Repubblica di Vicenza, successivamente archiviata con una operazione che da molti venne definito ‘muro di gomma’».

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