Francesca Barracciu e l’assemblea al Colosseo che «è un reato». Bufera su Twitter

19/09/2015 di Redazione

Su Twitter è stata letteralmente travolta dalle critiche la sottosegretaria ai Beni Culturali Francesca Barracciu, rea di aver lanciato sul social network un messaggio in cui definisce «un reato» la chiusura per assemblea del Colosseo di ieri mattina. Gli utenti si sono scagliati contro Barracciu con parole dure, constringedola ad un chiarimento, a precisare cioè che intendeva dire «reato in senso lato» e che la sua espressione era in realtà «un’iperbole». «Ass sindacale che danneggia centinaia di turisti paganti che dedicano 1 giorno di ferie al #Colosseo e decine di guide turistiche è 1 reato!», aveva scritto il sottosegretario su Twitter.

 

 

«Sottosegretario, ma sa quello che dice?», è stata la risposta di qualcuno. «Con la parola reato ho voluto esagerare perché è stato fatto un danno enorme. E io affronto l’accusa che mi è stata mossa e il suo sarcasmo con coscienza a posto», è stata la replica. La polemica contro Barracciu sul social network è stata così forte che si è diffuso tra gli utenti l’hashtag #reatoinsensolato. «Non ho commesso nessun svarione, ma siccome è partita la strumentalizzazione ho dovuto/voluto specificare meglio il senso del tweet», ha detto ancora la sottosegretaria. Dagli utenti molte sono giunte molte richieste di dimissioni.

 

 

Non si sono poi fatte attendere reazioni dal mondo della politica. In una nota il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero: «Le parole della sottosegretaria ai Beni culturali Francesca Barracciu sulla sacrosanta assemblea dei lavoratori del Colosseo sono fuori dalla Costituzione sulla quale ha giurato. Ha un predecessore in Italia e si chiama Mussolini, che infatti il diritto di sciopero lo aveva abolito. In altre parole l’esponente del governo è fascista in senso lato!».

(Foto: Ansa / Daniele Mascolo)

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