Prostitute Roma, il prefetto Franco Gabrielli: “Vanno regolamentate”

Prostitute, il prefetto Franco Gabrielli: “Vanno regolamentate”. Il rappresentante del Governo per Roma Capitale prende posizione sul fenomeno delle lavoratrici a luci rosse, riaprendo un dossier che era esploso l’anno scorso con il dibattito sulla “Zona a luci rosse” dell’Eur proposta dal presidente del Municipio IX Andrea Santoro. Ora, è l’inquilino di Palazzo Valentini a chiudere la porta a qualsiasi proposta del genere, pur ribadendo che a suo modo di vedere, pensare una regolamentazione delle lavoratrici del sesso sarebbe un’idea tutt’altro che peregrina.

PROSTITUTE, IL PREFETTO FRANCO GABRIELLI: “VANNO REGOLAMENTATE”

Alessandro Capponi sul Corriere della Sera nella Cronaca di Roma riporta le parole dell’ex capo della Protezione Civile intervistato da Radio Cusano Campus: “La legge Merlin per i tempi in cui fu approvata fu una conquista di civiltà”, dice Gabrielli. Ora, i tempi sono diversi.

Trovo assolutamente legittimo che nel nuovo regolamento di polizia urbana il Comune sanzioni pesantemente certe manifestazioni, non solo con riferimento all’offerta ma anche con riferimento alla domanda. Tutto questo in attesa che si regolamenti una volta e per sempre in maniera dignitosa per chi esercita questa professione, anche nel rispetto del pubblico erario, perché non capisco come mai certe prestazioni debbano essere esenti dalla tassazione

Questo in relazione alle nuove regole di Polizia Urbana che contengono non la limitazione della prostituzione ad alcune zone – le famose zone a luci rosse – ma multe salate per chi usufruisce dei servizi delle lavoratrici del sesso “nelle zone di grande viabilità e vicino agli insediamenti abitativi”; previste, riportava Repubblica, anche multe per i clienti che facciano manovre automobilistiche pericolose per avvicinarsi alle prostitute.

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Il prefetto lascia intendere che una revisione della Legge Merlin lo troverebbe favorevole.

Le tanto vituperate case chiuse avevano due elementi di grande sicurezza: quella sanitaria e quella che portava i tenutari a pagare le tasse.  Tra poco, direbbe qualcuno, si pagherà una tassa per l’aria che si respira e allora non vedo perché determinate situazioni, che sono sotto gli occhi di tutti, non debbano essere regolamentate. Nel frattempo, il Comune di Roma per tutelare la vita dei cittadini, deve mettere in atto delle sanzioni per chi vuole trovare o offrire una prestazione sessuale in determinati luoghi

Anche perché, vista la situazione in una prospettiva storica, l’evoluzione della società dimostrerebbe che l’attuale normativa abbia urgente bisogno di una revisione.

Io sostengo da tempo che fino a quando nel nostro Paese non si affronterà il tema della prostituzione in modo meno bigotto difficilmente si troverà una soluzione. La Legge Merlin fu una grande conquista, perché riferita ad un periodo storico importante. Oggi credo che si debba prendere coscienza del fatto che la prostituzione, oltre ad essere un fenomeno con forti connotazioni criminali, è anche e soprattutto una questione mercantile. Esistono una domanda e un’offerta. Lungi dall’essere in declino, questa domanda è abbastanza importante e a questa domanda risponde un’offerta, quindi credo che un Paese civile davanti a ogni fenomeno non si debba porre in un’ottica di apparente negazionismo.

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