Controlli alle frontiere, cosa succede in Germania

Controlli alle frontiere

, nei Paesi UE più in difficoltà con la crisi dei migranti come Germania e Austria i governi hanno deciso di applicare la clausola che permette la sospensione della libera circolazione prevista dalle normative europee introdotte con gli accordi di Schengen. La polizia tedesca ha avuto l’ordine di controllare e bloccare i trafficanti di persone, così come gli immigrati irregolari che non sembrano poter disporre del diritto d’asilo.

CONTROLLI FRONTIERA

– In Europa la libera circolazione delle persone è stata ristretta in alcuni Paesi come Germania e Austria, che negli scorsi giorni hanno dovuto fronteggiare un afflusso di almeno una decina di migliaia di persone ogni 24 ore. Vista l’impossibilità di gestirne l’accoglienza, il governo di Berlino, seguito poi da quello di Vienna, hanno ripristinato i controlli alle frontiere, cancellati da due decenni all’interno dell’area Schengen. Grazie alle informazioni raccolte da Der Spiegel è possibile sapere quale sia la tipologia di azioni messe in campo dalla polizia federale tedesca per identificare coloro che passano le frontiere. Gli agenti tedeschi hanno il compito di effettuare controlli sugli ingressi sulle strade e sui treni. Il primo obiettivo è perseguire un’operazione di repressione dei trafficanti di uomini. La seconda missione dei poliziotti bavaresi è il blocco dei viaggiatori che non hanno diritto all’ingresso in Germania. Gli agenti devono fermare i migranti illegali, che non sembrano disporre dei requisiti per l’asilo.

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CONTROLLI FRONTIERE PRASSI IN GERMANIA

– Le operazioni di controllo delle frontiere con l’Austria sono coordinate dalla polizia federale, che segue le istruzioni del ministero degli Interni di Berlino, con il supporto organizzativo delle autorità bavarese. Il confine è ancora percorso dalle migliaia di migranti che hanno superato il blocco dell’Ungheria. Un agente federale spiega a Der Spiegel come praticamente tutti i migranti si dichiarino siriani, anche se sono chiaramente provenienti da un altro Paese. I controlli hanno un effetto paradossale. Visto che avvengono nel territorio di competenza della polizia bavarese, e i respingimenti sono invece possibili solo nell’immediatezza del confine, il flusso dei migranti continua a essere piuttosto costante. Il poliziotto federale rimarca a Der Spiegel che se la Germania avesse davvero chiuso la frontiera con l’Austria, si sarebbero viste scene come quelle riprese in questi giorni in Ungheria. Con assalti, proteste, e immagini di disperazione che invece al confine tedesco-austriaco non si sono ancora registrati. I poliziotti hanno ricevuto l’ordine di non rivelare i posti di controllo delle identità dei viaggiatori, per non pregiudicare gli obiettivi dell’operazione. Per ora la Germania non ha ancora chiarito quanto potrà durare la misura di limitazione della libera circolazione, una clausola prevista all’interno dell’area Schengen che però deve avere un orizzonte temporale limitato.

Photocredit: CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

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