Varoufakis: «Tsipras? Ha firmato la capitolazione». Vicino il lancio della sinistra pan-europea

16/09/2015 di Redazione

«Tsipras? Ha firmato la capitolazione». Firmato Yanis Varoufakis. Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex ministro critico contro l’accordo firmato dal leader di Syriza con i creditori internazionali ha confermato che presto verrà lanciata una «sinistra pan europea capace di offrire una politica alternativa all’austerità».

In attesa, Varoufakis si muove per il continente raccogliendo adesioni per il suo progetto. Da tempo si registra una convergenza tra l’ex ministro ellenico e l’ex Pd Stefano Fassina. Non è un caso che i due, insieme al deputato francese e già leader del Front de Gauche, Mélen­chon, e con il fondatore della Linke tedesca Oskar Lafon­taine, si siano riuniti a Parigi per presentare un manifesto per la sinistra europea. Allo stesso modo Varaoufakis ha esultato, insieme allo spagnolo Pablo Iglesias di Podemos, alla vittoria di Jeremy  Corbyn al congresso del Partito laburista britannico.

VAROUFAKIS E LA NUOVA SINISTRA PAN-EUROPEA –

Sul quotidiano diretto da Fontana Varoufakis spiega come, a suo dire, Syriza ormai sia un vecchio ricordo:

«Addio alla politica? Tutto il contrario. Presto ci sarà un annuncio ufficiale. Il partito Syriza che ho servito non esiste più. Si è smembrato per la nostra capitolazione. Non volendo unirmi a ciò che è emerso dalla frattura, ho guardato là dove anche il problema greco può trovare una soluzione: l’Europa». Il motivo? Per Varoufakis serve guardare oltre il Paese ellenico: «La Grecia è affondata, ma è l’intera democrazia europea ad essere ferita a morte. A meno che gli europei non capiscano che la loro economia è diretta da pseudo tecnocrati non eletti e non punibili, gente che sta commettendo un errore dopo l’altro, la democrazia continentale rimarrà l’ombra di quello che pensiamo che sia», ha spiegato.

Eppure, ricorda il giornalista Andrea Nicastro, Varoufakis ha sempre creduto nell’euro e nell’Europa. «Sto lottando con me stesso per continuare a farlo. Aristotele definiva la democrazia come il sistema nel quale governano i poveri, che sono sempre la maggioranza. In questo senso, la sinistra è la custode della democrazia quando non si piega ai pochi potenti che controllano le risorse materiali. Una semplice dose di democrazia liberale nell’Eurogruppo mi sembrerebbe un buon inizio per italiani, greci, spagnoli e tedeschi», si legge.

LA SFIDA DI VAROUFAKIS –

Per l’ex ministro Tsipras ha sbagliato ad accettare il nuovo memorandum:

«Alexis Tsipras ed io siamo stati in disaccordo perché lui pensava che il nuovo Memorandum fosse l’unica alternativa al piano Schäuble di cacciare la Grecia dall’Eurozona. Tsipras venne minacciato di un’espulsione così violenta che la parte debole della popolazione avrebbe sofferto in modo indicibile. Quindi capisco come e perché Tsipras è arrivato a scegliere il Memorandum. Ma non sono d’accordo». Preferiva fallire con onore? «Il referendum ci ha dato il 62% di appoggio per cercare un accordo onesto, senza cedere. Così avevo letto io il voto. Tsipras l’ha capito diversamente».

E suo su “piano Bha concluso: «Ogni Piano B che vuole evitare l’uscita dall’euro ha in sé il problema che appena diventa noto scatena il panico, la fuga dai depositi, la chiusura delle filiali e un’uscita di fatto dalla moneta unica. Quindi era sbagliato? Difficile dirlo. Avrebbe avuto un costo altissimo, questo sì. Ma nel lungo periodo magari non più alto della costante sottomissione alla troika».

Share this article