Ideona della Lega, legge lombarda vuole vietare agli albergatori di accogliere i profughi

15/09/2015 di Redazione

Un emendamento alla legge sul turismo delirante, illegale, incostituzionale e inguardabile, lo propone la Lega in Lombardia, all’evidente scopo d’ostacolare il lavoro d’accoglienza dei profughi.

pontida
GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

L’IDEA DELLA LEGA PER MOSTRARSI DURA CONTRO GLI IMMIGRATI –

Multa da cinquemila a diecimila euro e via la licenza per un periodo da sei mesi a un anno per quegli albergatori che accolgano profughi o migranti non ancora regolarizzati. Così spiega la novità La Repubblica:

 L’emendamento 97 ha come primi firmatari il capogruppo del Carroccio al Pirellone Massimiliano Romeo, il suo vice Fabio Rolfi e il consigliere del Carroccio Pietro Foroni. “Tutte le strutture ricettive alberghiere e non alberghiere – è scritto nell’emendamento della Lega destinato a sollevare polemiche – non possono ospitare, anche in via emergenziale, soggetti entrati illegalmente nel territorio italiano che non siano stati definitivamente regolarizzati ai sensi della normativa vigente. Chiunque contravvenga a queste disposizioni è punito con la sanzione amministrativa da 5.000 a 10.000 euro e con la sospensione dell’attività per un periodo da sei e dodici mesi”.

UN ATTACCO ALL’ACCOGLIENZA –

Ovviamente la legge non prende di mira gli albergatori che accolgono passanti entrati per caso dalla porta, ma intende scoraggiare quegli albergatori che concludono accordi con lo stato per ospitare migranti e rifugiati in attesa che le loro domande siano esaminate.
Il problema sarebbe che «l’ospitalità per i migranti deve essere garantita dallo Stato tramite apposite strutture di accoglienza e identificazione, oppure tramite cooperative o società a carattere sociale che hanno come propria attività statutaria il sostegno a persone bisognose».

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LA LEGA SI SMENTISCE DA SOLA –

Ma poi i leghisti si smentiscono da soli ammettendo che negli alberghi possano essere ospitati «migranti, in possesso di un regolare permesso di soggiorno rilasciato dalle autorità preposte e seguito dei processi di identificazione e di verifica del reale status di rifugiato», con tanti saluti all’ipocrisia vergate poche righe prima nelle spiegazioni che accompagnano la proposta. Proposta talmente delirante che anche se fosse approvata non farà tanta strada, vista la sua plateale incompatibilità con i principi costituzionali e l’evidente pretestuosità delle premesse sulle quali si dovrebbe reggere.

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