Ignazio Marino, Francesco Storace e il litigio sulla donazione del sangue

Ignazio Marino minaccia di querela Francesco Storace. Tutto è partito dalla donazione di sangue del sindaco di Roma. A sollevare irregolarità e polemiche nel gesto del sindaco della Capitale il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Francesco Storace. «La sospensione (della donazione di sangue) è applicata per 28 giorni durante tutto l’anno per i donatori che abbiano soggiornato negli Usa e in Canada», ha scritto sul Giornale d’Italia il leader de La Destra, ricordando le vacanze del primo cittadino, da metà agosto fino ai primi giorni di settembre, oltreoceano.

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IGNAZIO MARINO E LA DONAZIONE DI SANGUE, IL SINDACO “TUTTO REGOLARE”

– Il primo cittadino, davanti alle polemiche, ha replicato così:

Prima di donare il sangue ieri all’Ospedale Sant’Andrea mi sono regolarmente sottoposto a tutti gli esami specifici richiesti dalla legge nazionale e dalle norme in vigore nella Regione Lazio per i donatori. Naturalmente anche alle verifiche previste per coloro che nei 30 giorni precedenti alla donazione sono stati in Paesi esteri. Da medico e donatore, oltre che da sindaco, trovo oltraggioso che qualcuno voglia speculare sul mio gesto teso a sensibilizzare i cittadini a donare, vista anche la carenza di circa 30 mila sacche in città ogni anno.
Sarà mia cura querelare il consigliere regionale Francesco Storace che ha definito ‘un inganno e un abuso’ la mia donazione e gli organi di stampa che daranno spazio a questa notizia diffamante oltre che inesatta. Invito tutti coloro che stanno sterilmente polemizzando su questa vicenda a fare l’unica cosa possibile: andare a donare il sangue. A cominciare da Francesco Storace (che dovrebbe forse conoscere il problema della mancanza di donatori, essendo stato ministro della Salute oltre che presidente della Regione Lazio) augurandomi che venga giudicato idoneo, anche se per il mio occhio clinico presenta profili di rischio che possono precludere una donazione. La visita medica gli sarà comunque molto utile

IGNAZIO MARINO E LA DONAZIONE DI SANGUE, STORACE INSISTE: “SI SCUSI”

– «Invece di minacciare, il sindaco si scusi», ha controreplicato il vicepresidente della regione Lazio. «Se ha fatto altri test per superare le regole del Ministero della salute – ha precisato – Marino ha fatto spendere altri soldi alla sanità. La sua donazione di casta è sotto gli occhi di tutti, a partire dai cittadini che tornati dai luoghi indicati dal Ministero devono aspettare per donare sangue». Quindi, per Storace, Marino deve iniziare a risparmiare «i soldi per gli avvocati». «Pagheremmo anche quelli come contribuenti del Comune, e si scusi, anziché minacciare me, Il Giornale d’Italia e le testate “che daranno spazio” alla notizia». Il segretario nazionale della Destra ha anche invitato il sindaco a evitare riferimenti alla sua salute: «Che è ancora più spiacevole se detto da un medico». Ora la lite finirà nelle aule di un tribunale.

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