Casapound nel milanese, cinquecento agenti in arrivo. Matteo Salvini: “La festa si deve fare”

Casapound nel milanese, cinquecento agenti in antisommossa stanno arrivando nella cittadina di Càstano Primo, a cinquanta chilometri ad ovest del capoluogo lombardo, per consentire lo svolgimento della Festa Nazionale della sigla neofascista; ne danno notizia gli organi di stampa locale, e attivisti della galassia antifascista lombarda sentiti da Giornalettismo.com. “Al momento”, ci dicono al telefono, “quel che sappiamo è che la manifestazione si terrà con la città militarizzata. Una dinamica che non ci piace”.

CASAPOUND NEL MILANESE, CINQUECENTO AGENTI IN ARRIVO. MATTEO SALVINI: “LA FESTA SI DEVE FARE”

Il Corriere della Sera nell’edizione meneghina spiega come si stanno mettendo le cose nell’hinterland milanese.

«La revoca delle autorizzazioni ci ha sorpreso, adesso, anche volendo, la macchina organizzativa è in movimento e difficilmente si può bloccare, con i partecipanti in arrivo da tutta Italia», spiega un portavoce di CasaPound. Le forze dell’ordine potrebbero limitarsi a tenere sotto controllo l’area. Fin da giovedì sera i militanti hanno posizionato nella tensostruttura generatori (il sindaco non ha concesso l’allacciamento della corrente elettrica) e bagni chimici. Sul posto i presidi di polizia e carabinieri: a breve è previsto l’arrivo in paese di circa 500 uomini delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

Nel frattempo le reti antifasciste si organizzano con due distinti eventi; i collettivi si sono dati appuntamento al circolo Arci Paz di Castano Primo per un presidio in cui, stasera, saranno decise le prime azioni di protesta, compreso, sicuramente, “un presidio e un corteo”.

Attivissima l’Anpi Lombarda che ha organizzato due presidi; uno già oggi presso via dei Mercanti a Milano, che è in svolgimento in questi minuti, con rappresentanti anche della Marcia degli Scalzi, che sta coinvolgendo tutte le città d’Italia.

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Domani il presidio si ripeterà nella piazza principale di Castano Primo.

Dalla parte di Casapound si schiera Matteo Salvini, leader della Lega Nord.

È un errore vietarlo. Non vedo perché debbano andare in giro a sfasciare città i centri sociali e non possano manifestare associazioni e movimenti democraticamente riconosciuti. Possono piacere o no le loro idee, alcune della quali le condivido per altro, ma devono poter manifestare come chiunque altro

E Gianluca Buonanno, altro esponente leghista, rincara: “Meglio Casapound che Casamonica”. Il movimento della Tartaruga torna comunque a ribadire che il loro evento nazionale si terrà in ogni caso e che i fascisti del terzo millennio ritengono “non ricevibile e incostituzionale qualsiasi divieto in merito alla nostra libertà di espressione”.