Assistenza sessuale ai disabili, la petizione per chiedere una legge

Assistenza sessuale ai disabili, la petizione per chiedere che venga approvata la legge 1442 /2014 è stata lanciata su Change.org. Anche le persone con disabilità, sia fisica che intellettiva, hanno diritto ad una normale vita sessuale: oltre che il buonsenso lo stabilisce anche una sentenza della Corte Costituzionale che qualifica la sessualità come diritto fondamentale dell’individuo in generale; dunque, le persone con disabilità devono essere messe in condizione di vivere un’accettabile vita affettiva e sentimentale, ma questo, è abbastanza intuitivo, spesso è molto difficile.

ASSISTENZA SESSUALE AI DISABILI, LA PETIZIONE PER CHIEDERE UNA LEGGE

In tutta Europa esistono degli strumenti di sostegno sociale che vengono incontro a questa esigenza; in Italia, al di là di alcune associazioni e cooperative che effettuano questa attività in via autonoma, un discorso generale sul tema manca. Una petizione, promossa da una persona disabile, mira a velocizzare il percorso di approvazione di una legge in materia, depositata al Senato della Repubblica. Si tratta del disegno di legge 1442, a prima firma Sergio lo Giudice (PD), che affida alle regioni, sotto il coordinamento del ministero della Salute, alcuni interventi promozionali in materia di sostegno alla sessualità dei disabili.

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Come molti altri, il provvedimento giace inerte nei cassetti del Senato; Fabiano Lioi, musicista affetto da Osteogenesi Imperfetta, una disabilità ereditaria, su Change.org chiede al presidente del Senato Pietro Grasso che l’intervento venga posto sotto la sua attenzione perché ne venga garantita una più veloce approvazione.

Il Comitato per l’assistenza Sessuale ai disabili (LoveGiver), insieme a un gruppo di parlamentari, ha presentato al Senato della Repubblica una proposta di legge, ddl 1442 del 24 Aprile 2014, per introdurre l’assistenza sessuale per persone disabili, utilizzata da anni in molti paesi europei. Regolamentarla anche in Italia significherebbe permettere a tante persone in condizioni di disabilità ed emarginazione affettiva di ricevere un adeguato supporto. Questa figura – uno specialista con una formazione psicologica, sessuologica e medica – è in grado di aiutare le persone con disabilità a vivere un’esperienza erotica, sensuale o sessuale, di conoscenza del proprio corpo: com’ è permesso a qualunque persona.

Di qui l’invito al presidente del Senato.

Chiedo al Presidente del Senato Pietro Grasso di riprendere la proposta di legge sulla figura dell’assistente sessuale (ddl 1442 del 04/2014) e di velocizzare il suo iter parlamentare, per evitare che finisca nel dimenticatoio, incastrata come spesso accade tra le intricate maglie della burocrazia.

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