Bring the Food, l,’app che ti permette di non sprecare cibo

Lo spreco di cibo è evitabile, grazie al buon senso ed alla tecnologia. A tal proposito  “Bring the Food“, è un’app studiata appunto per evitare lo spreco di cibo che è stata selezionata tra i progetti meritevoli di rappresentare l’eccellenza italiana a Expo.

Bring the food

BRING THE FOOD, COME FUNZIONA

L’applicazione, illustrata nell’ambito del «Vivaio delle Idee», l’iniziativa del Padiglione Italia, del ministero delle Politiche agricole, ambientali e forestali e della Fondazione ItaliaCamp, è dedicata alla capacità di innovazione dei giovani imprenditori italiani, ed è utilizzabile sia su computer sia su smartphohe. Unica condizione: gli apparecchi devono essere connessi a internet. L’utente offre il proprio cibo che viene prenotato da persone o enti caritativi della propria zona. Il cibo in eccesso non viene sprecato ed arriva a chi ne ha bisogno. Ad oggi con l’aiuto di Bring The Food sono state recuperate e donate più di 380 tonnellate di cibo che hanno aiutato più di 17.000 persone.

 

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BRING THE FOOD, LO SVILUPPO

 

La tecnologia di “BringTheFood” è stata messa a punto nel 2012 da Aaron Ciaghi e Pietro Benedetto Molini dell’Unità di ricerca ICT4G guidata da Adolfo Villafiorita e appartenente al Centro Information and Communication Technology della Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento. Nel 2012, grazie alla partnership sociale con Fondazione Banco Alimentare Onlus, è iniziata una fase di sperimentazione pratica sul territorio della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Banco Alimentare del Trentino Alto Adige Onlus, e poi nel Comune di Milano in collaborazione con l’Ass. Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus. Nell’ottobre del 2013 “BringTheFood” è stata presentata nella sede della FAO a Roma nell’ambito delle iniziative del Ministero degli Affari Esteri per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Al termine del 2014, è partita una nuova sperimentazione con le ACLI di Padova grazie alla quale sono state aggiunte nuove funzioni per fare in modo che gli enti caritativi possano anche gestire grandi donazioni da mono-produttori.

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