Festival di Venezia: Sangue del mio sangue di Bellocchio promosso

SANGUE DEL MIO SANGUE, IL FILM –

“Bobbio è il centro del mondo” è una delle battute centrali del terzo lungometraggio italiano in concorso a Venezia 72.

Bobbio è il paesino, meraviglioso e un po’ magico che ha cresciuto la famiglia Bellocchio e dove Marco è tornato per “Fare Cinema” il suo festival estivo dedicato ai giovani, che ha prodotto incontri interessantissimi e anche film. Bobbio è anche però un luogo dell’anima e straordinariamente cinematografico. E all’ateo e anticlericale cineasta non poteva che toccare in sorte la dissacrazione delle sue prigioni, anche convento di clausura, su due piani temporali: quello di Benedetta (Lidiya Liberman, che in effetti qualcosa di irresistibile lo ha), suora che seduce due gemelli, un prete, che induce al suicidio, e un uomo d’armi. Di lei vediamo l’espiazione drammatica unita alla folle ricerca del demonio degli uomini di Chiesa. Poi, ai giorni nostri, facciamo conoscenza del Conte (Roberto Herlitzka), uomo rispettato da tutti, ritiratosi nelle prigioni e che suo malgrado deve prendere confidenza con la modernità.

sangue del mio sangue recensione

SANGUE DEL MIO SANGUE, LA RECENSIONE –

I due italiani visti finora in concorso in questo Venezia 72 che vive una delle sue giornate più curiose – in spiaggia la tribù Yakel protagonista del film Tanna, della Settimana della Critica, davanti alle sale i commenti alla sostanziale conferma di Alberto Barbera alla direzione -, non avevano convinto. E toccava a Marco Bellocchio, maestro sempre bistrattato alla Mostra, con il suo film più piccolo e indipendente portato in competizione, invertire la tendenza. E il genio ribelle non tradisce neanche questa volta, con un’opera inaspettata, divertente, con ritmo e momenti quasi goliardici, ma anche con un sottotesto da fiaba moderna che vuole guardare in controluce cosa avviene attorno a noi.

Sangue del mio Sangue affida un racconto di genere ben pensato e messo in scena ai suoi alter ego naturali Pier Giorgio Bellocchio  – protagonista dell’episodio di Benedetta e antagonista di quello del Conte – e Roberto Herlitzka, che già in Buongiorno, notte  aveva saputo interpretare la poetica del cineasta al meglio.
E’ un gioco cinematografico, è la reiterazione della ribellione del regista all’autorità contro cui ha sempre combattutto (la Chiesa e le sue regole), è un divertito ma sensibile richiamo ai pericoli della globalizzazione, evidenti nel momento in cui il Conte va dal dentista – un meraviglioso Bertorelli -, e l’autore si concede un dialogo di nostalgia senile e di ironica ferocia verso i vizi e i vezzi della società attuale. Attori superbi, scrittura felice. A volte per fare ottimo cinema basta poco, ma buonissimo.

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SANGUE DEL MIO SANGUE, MARCO BELLOCCHIO –

Colpisce, come sempre, l’energia di Marco Bellocchio e la capacità di ripensarsi, attraverso mezzi diversi, l’uso di tecnologie nuove e di una struttura produttiva indipendente e leggera, oltre che il talento mutevole e pur sempre riconoscibile e il divertimento nell’usare gli attori, dalla bigotta Alba Rohrwacher, al pazzo finto invalido Filippo Timi, perché i grandi con lui fanno anche piccole (ma gustosissime) parti.
Classe 1939, ma ancora con il desiderio di sperimentarsi, andare oltre e altrove. Certo, Sangue del mio sangue è un’opera piccola, forse minore, ma allo stesso tempo speciale, leggera, che si permette di non percorrere le solite strade di un cinema italiano stanco. E ha il coraggio di portarlo in competizione – “lo faccio per la mia troupe, giovane, a cui sarebbe ingiusto negare l’esperienza, ma io tutta questa voglia di tornare e magari perdere ancora non è che ce l’avessi” – dove, come spesso gli accade, si staglia. E ancora di più in un programma debole, nella seconda settimana divenuto asfittica e con i migliori italiani (Caligari su tutti e poi Marra) fuori dalla corsa al Leone d’Oro. Difficile che la giuria, per come è formata, abbia il coraggio e il desiderio di premiare questo film. Ma sarebbe bello e beffardo come riconoscimento, proprio come il film.

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SANGUE DEL MIO SANGUE, IL TRAILER –

Se merita o no la vittoria, potrete giudicarlo tutti. Il film esce infatti il 9 settembre.

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