Tasse, chi ci guadagna dal taglio di Imu e Tasi sulla prima casa?

L’abolizione di Tasi e Imu sulla prima casa equivale ad un trasferimento di risorse «dai giovani agli anziani, dai meno istruiti ai più istruiti, da chi guadagna meno a chi guadagna di più e dagli immigrati agli italiani». È la dura analisi del vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini sulla proposta avanzata dal premier Matteo Renzi di tagliare le tasse sugli immobili.

 

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TASSE, TAGLIO IMU E TASI: MINOR GETTITO PER 3,5 MLD –

Secondo Fubini l’abolizione favorirà chi ha i redditi più alti e chi ha più di 54 anni, mentre il mancato gettito renderà le casse dei comuni più leggere per 3,5 miliardi:

Il governo ha spiegato che l’addio alla «tassa annuale sui servizi indivisibili» sulle prime case e all’«imposta municipale unica» sulle residenze principali «di pregio» riguarda tutti o quasi: l’81% degli italiani, o per la precisione delle famiglie che abitano nel Paese. È presto per capire come funzionerà questa misura, ma in realtà la platea dei beneficiari – comunque enorme – sarà probabilmente un po’ più piccola di così: secondo l’ultima indagine sui bilanci delle famiglie della Banca d’Italia, nel 2012 viveva nella casa di proprietà il 67,2% delle famiglie; per il più recente censimento dell’Istat, nel 2013 siamo al 72,1%. Dunque poco meno di un terzo dei residenti in Italia resterà fuori dall’operazione Tasi e Imu, perché non le pagava, però dovrà coprire con le proprie tasse 3,5 miliardi di «compensazioni» spedite dal governo ai Comuni rimasti senza il loro gettito dagli immobili.

 

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TASSE, TAGLIO IMU E TASI: RISORSE VERSO GLI ANZIANI –

Per quanto riguarda l’età dei beneficiari del taglio di Tasi e Imu sulla prima casa il vicedirettore del Corriere rileva:

L’indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie italiane, pubblicata l’anno scorso su dati del 2012, aiuta a farsi un’idea. Negli ultimi tre anni infatti è cambiato pochissimo. L’indagine dice per esempio che il 76% delle famiglie con capofamiglia dai 55 anni in avanti vive in casa di proprietà: dunque beneficerà dello sgravio, mentre solo il 24% dei più anziani resta fuori. La situazione invece è rovesciata nelle famiglie con capofamiglia fino ai 34 anni di età: nei giovani solo il 44,7% è soggetto a Tasi o Imu, tutti gli altri invece no e dovranno compensare con le loro tasse l’ammanco dei comuni.

TASSE, TAGLIO IMU E TASI: SGRAVIO PER RICCHI –

Per quanto riguarda invece il livello di istruzione e di reddito, Fubini scrive:

Paga Imu o Tasi il 76,6% dei capifamiglia laureati, ma solo il 58,5% dei diplomati delle scuole medie. Versa la tassa sugli immobili l’85,3% dei dirigenti, ma solo il 47,5% degli operai. Più in generale, sono proprietari della casa in cui vivono e dunque candidati allo sgravio ben nove italiani su dieci nel club composto dal 20% della popolazione che guadagna di più: il top 20%. Se si guarda invece al 20% della popolazione che guadagna meno, fra loro solo il 34% vive in casa di proprietà ed è candidato allo sgravio; gli altri due terzi fra i meno abbienti sono solo candidati a pagare per quello sgravio con il loro contributo alla fiscalità generale.

(Foto di copertina: Getty Images)

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