Sondaggi politici a confronto: PD ancora avanti su FI, Lega e FDI

Il Pd perde terreno e si allontana ancora un po’ dallo straordinario 40,8% di consensi ottenuto alle Europee 2014, ma resiste al recupero dell’ipotetica coalizione di centrodestra composta da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Non si tratta della valutazione soggettiva di un osservatore politico, ma del principale dato che emerge dal confronto di quattro sondaggi politici sulle intenzioni di voto degli italiani realizzati negli ultimi dieci giorni da quattro differenti istituti demoscopici. Stando ai dati diffusi tra la fine agosto e i primi giorni di settembre da Ixè, Lorien Consulting, Istituto Piepoli ed Euromedia Research, il Partito Democratico mantiene oggi un vantaggio medio di circa un punto e mezzo sul principale schieramento avversario. Senza considerare possibili alleanze con Sel, Idv, Scelta Civica o Ncd e Udc, il Pd risulta avanti su Fi, Lega e Fdi in 3 rilevazioni su 4 (Ixè, Lorien e Piepoli) e perdente quindi solo per Euromedia: in corsa solitaria i Democratici vengono segnalati da Ixè a +3,1 punti percentuali dal centrodestra, a +1,0 secondo Lorien e a +2,5 per Piepoli, mentre resterebbero indietro di 0,9 punti rispetto alla coalizione di centrodestra secondo Euromedia.

 

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SONDAGGI POLITICI, PD IN CALO MA CDX INDIETRO –

Come vanno dunque interpretati questi numeri? Le cifre sembrano innanzitutto confermare che le riforme finora approvate, come quella della scuola, della pa, della Rai, non hanno portato voti ai partiti di maggioranza. La flessione del partito di Matteo Renzi è innegabile. Negli ultimi sondaggi di luglio (quelli effettuati dagli stessi istituti che si sono espressi negli ultimi giorni) il Pd veniva indicato ad un livello leggermente più alto di quello odierno: al 33,2% da Lorien, al 34 da Piepoli, al 33,9 da Ixé, al 32,3 da Euromedia. In secondo luogo va però sottolineato che il centrodestra non è ancora pronto per una vera sfida. Se è vero che Piepoli nel suo sondaggio lancia un serio allarme sulle possibilità di successo dei Democratici (che in caso di alleanza con i centristi di Udc ed Ncd potrebbero fermarsi al 28% ed essere superati dal Movimento 5 Stelle), è anche vero che Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono ancora distanti su un’intesa per il futuro e manca ancora una linea comune di opposizione al governo Renzi. Il centrodestra di Salvini e Berlusconi potrebbe certamente ambire al 30%, ma il Pd nel frattempo potrebbe trovare un sostegno prezioso e decisivo dalle formazioni di centro o di sinistra (per Piepoli l’accordo Pd-Sel varrebbe il 37% dei consensi).

SONDAGGI POLITICI, M5S VICINO AL 25% –

Il Movimento 5 Stelle, intanto, sornione, continua a recuperare terreno su entrambe le coalizioni. Tra la fine di febbraio e inizio marzo il partito di Grillo veniva stimato ad un poco incoraggiante 18% dei voti. Oggi sembra possa arrivare al 24,5%. Si tratta in questo caso di un dato in linea con gli exploit delle Politiche 2013 e delle Europee 2014 (quando il M5S ottenne rispettivamente il 25,5 e il 21,2% dei voti) e due volte e mezzo maggiore rispetto al consenso odierno di Forza Italia. Il partito di Berlusconi fa registrare nuovi minimi storici, continuando a restare vicino al 10%. Al momento troppo poco per azzardare il sorpasso.

(Foto di copertina: ALBERTO PIZZOLI / AFP / Getty Images. Tabella: Giornalettismo)

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