Cina, a Pechino parata militare con 30 capi di Stato

Si è celebrata oggi a Pechino la spettacolare parate militare cinese per il 70esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. La Cina ha fatto sfilare i suoi ingenti mezzi militari come prova della sua forza, e lo ha fatto sotto gli occhi di diversi leader stranieri che con il paese asiatico coltivano buone relazioni. Erano presenti ad esempio il capo di Stato russo Vladimir Putin, il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon e il presidente sudcoreano Park Guen-hye. E con loro anche il presidente ceco Milos Zeman, unico leader di un Paese dell’Ue, già presente alla parata militare di Mosca. Nessun paese occidentale ha comunque mandato a Pechino capi di Stato o di governo a causa delle dispute territoriali che la Cina ha in corso con paesi del sudest asiatico e col Giappone. Per l’Italia era presente il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Complessivamente erano presenti una trentina di leader. Tra gli ospiti africani anche il presidente del Sudan Omar al-Bashir, incriminato dal Tribunale penale internazionale con l’accusa di genocidio, accolto martedì dal presidente Xi Jinping come un «vecchio amico del popolo cinese».

 

 cina parata militare (Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / ANDY WONG / POOL POOL PHOTO)

 

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XI JINPING: «NON CERCHEREMO EGEMONIA SU ALTRI PAESI» –

Sulla tribuna autorità a Pechino oltre al presidente della Repubblica e segretario del Partito comunista Xi Jinping, erano presenti gli altri sei membri del Comitato permanente dell’Ufficio politico e gli ex presidenti Jiang Zemin e Hu Jintao. Prima dell’inizio della parata militare il presidente Xi Jinping, affiancato dalla moglie Peng Liyuan, ha ricevuto uno per uno tutti gli ospiti stranieri, tra cui anche il ministr Gentiloni. Lo scopo della commemorazione, con sfilata per le strade di Pechino di 12mila soldati cinesi ed alcuni dei più moderni armamenti cinesi, è quello – hanno fatto sapere le autorità – di «ricordare la storia, onorare coloro che hanno sacrificato le loro vite, amare la pace e aprirsi al futuro». Inaugurando la parata il presidente Xi Jinping ha annunciato che la Cina ridurrà di ulteriori 300mila soldati l’Esercito di liberazione popolare. La Cina – ha affermato – «per quanto forte diventi» non «cercherà mai l’egemonia» sugli altri Paesi.

 

 

NUOVE ARMI –

Tra le armi cinesi hanno fatto il loro esordio alla maxi parata sono spuntati i nuovi droni, i missili balistici Dongfeng-21D, capaci di distruggere un’unità navale in un colpo solo, i missili balistici intercontinentali DF-5B, con una gittata di 15mila km. Sono poi comparsi i DF-31A, variante di un tipo di missile già presentato nel ’99, i missili balistici a media gittata, i DF-26, che possono colpire un bersaglio anche a 4mila km di distanza. Presentati infine gli elicotteri WZ-19, capaci di colpire mezzi corazzati, e il bombardiere H-6K, in grado di attacchi a lungo raggio.

 

cina parata militare(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / WU HONG)

 

Ma come va interpretata l’evento di Pechino? Il New York Times sottolinea che il budget per gli armamenti cinesi quest’anno è cresciuto del 10% e che la parata è dunque una vetrina indispensabile per mostrare le proprie potenzialità militari e dimostrare la volontà di ricorrere all’utilizzo della forza. Ma ci sono anche valutazioni da fare sulle vicende interne cinesi. Il presidente Xi Jinping dopo il suo insediamento nel 2012 ha assunto dal suo predecessore il ruolo di presidente della Commissione militare centrale per poi rimuovere in seguito molti alti ufficiali sotto i colpi dell’anticorruzione. Secondo lo storico Zhang Lifa, Xi vuole costruirsi in questa fase un’immagine da comandante militare autorevole. «Credo – ha affermato – che la sfilata serva più per la politica interna poiché vuole affermare ulteriormente il potere sull’esercito».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: EPA / WANG ZHAO / POOL)

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