Stefano Esposito: «Ero un ultrà della Juve e cantavo Roma m…»

Tutto si può dire, meno che Stefano Esposito sia irreprensibile in quanto a comunicazione. Il nuovo assessore ai trasporti del comune di Roma – nominato dal sindaco Ignazio Marino dopo il rimpasto di fine luglio – ha inanellato negli ultimi tempi più di qualche gaffe: prima si è reso protagonista su Twitter di uno scivolone piuttosto imbarazzante a tema calcistico, a poche ore dalla finale di Champions League tra la Juventus (squadra del cuore di Esposito) e il Barcellona, poi è inciampato in uno strafalcione grammaticale – un apostrofo di troppo – proprio nel giorno dell’assegnazione del nuovo incarico e sempre sul popolare social network. Ieri Esposito è tornato a parlare del suo amore per i colori bianconeri intervistato da La Zanzara su Radio 24 e un paio di battute non faranno di certo piacere ai tifosi della Roma.

Stefano Esposito
ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

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ANTIROMANISTA – Questo un estratto del botta e risposta andato in scena con Giuseppe Cruciani (tifoso laziale) e riportato dal sito Forzaroma.info:

Quando andavi allo stadio quante volte hai detto ‘Roma mer**?

“Una quantità di volte che non sono neanche in grado di contare, tantissime. Ho fatto anche qualche trasferta a Roma. Quali cori cantavo? “E Roma mer**, Roma Roma mer**”. Però domenica avevo da fare e non sono andato allo stadio per rispetto, perché faccio parte dell’amministrazione, ma sempre forza Juve”

I tifosi della Roma però non li puoi proprio vedere…

“Eh sono…Abbiamo anche avuto delle esperienze a Torino…”

Qualche volta hai menato allo stadio?

“Diciamo che c’ho provato, ma ce l’ho prese. Sassi? No mai tirati assolutamente. Qualche rissa però l’ho fatta”

Alla fine Esposito prova a rimediare, con un giudizio più che positivo su Francesco Totti:

Quanto volte hai pensato di Totti che è un buzzurro, un romanaccio…

“Questo no. Anzi, se posso dire la verità, è uno che mi è estremamente simpatico per una ragione strutturale: è nato nella Roma e finirà nella Roma. Questo è una cosa che invidio alla Roma perché il nostro invece l’abbiamo mandato via, cioè Del Piero”.

Photocredit copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI

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