Guzzanti: «Satira ormai è sport nazionale»

Non parla molto spesso ma quando lo fa non è mai banale. Come i suoi personaggi, come i suoi spettacoli e le sue trasmissioni. Corrado Guzzanti torna sotto i riflettori e dopo le prime indiscrezioni conferma la nuova serie su Sky a tre anni da ‘Aniene’ e racconta del piccolo ruolo interpretato in ‘A bigger splash’ di Luca Guadagnino in concorso alla Mostra di Venezia: nell’intervista a Repubblica firmata Arianna Finos il comico svela i dettagli di ‘Dov’è Mario?’ e si racconta, interrogandosi sul ruolo della satira oggi.

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RITORNO – Che Guzzanti vedremo di nuovo su Sky? Cosa sarà Dov’è Mario? Guzzanti risponde

«È una cosa piccola e sperimentale. Otto puntate dal format strano: una durata a metà tra la sitcom e fiction. È una scommessa che solo Sky poteva aver voglia di fare. Ma non sarà una serie satirica che attacca gli intellettuali italiani. È invece una sorta di thriller comico. Scritto per far ridere ma tenendo alta la tensione: una di quelle serie che a fine puntata resti col fiato sospeso. Posso solo dire che è la storia di un personaggio che si perde, da qui il titolo. […] Al centro c’è il racconto di una vicenda umana. Poi lo sfondo, anche per deformazione professionale, sarà satirico. Non riguarderà Renzi, mai il paese in generale».

Già, la satira. Il giudizio che ne dà Guzzanti è netto: ce n’è troppa in giro, si è istituzionalizzata e non è più utile

«Di satira ne ho fatta tanta. A un certo punto è come se avessi perso il gusto di farla e di guardarla. Non per colpa di chi la fa, ma per la funzione che la satira ha oggi. Ho avuto la fortuna di farla in un momento in cui era una cosa un po’ preziosa e proibita, che aveva un suo torbido fascino. Adesso è un lavoro, non dico come un altro perché ci vuole talento, ma è uno sport nazionale. E, al tempo stesso, sembra che non incida in alcun modo sulla realtà»

E lo stesso vale per il genere ‘imitazione’

«È uno status: significa che sei famoso e importante. Prima era perseguitata, oggi è istituzionale. È come la pagina delle barzellette nella Settimana enigmistica. […] Ma questo ha un sapore, detto senza offesa, del prodotto industriale»

Photocredit copertina ANSA/CLAUDIO ONORATI

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