L’omissione di soccorso? Conviene, quasi la metà dei pirati la scampano

L’allarme era già stato lanciato dal presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, ndr) Giordano Biserni in un’intervista di qualche mese fa al Messaggero. Ora i dati lo confermano. In Italia gli incidenti automobilistici sono in lieve calo ma è il fenomeno delle omissioni di soccorso a preoccupare. I pirati della strada da noi hanno vita facile purtroppo, i numeri sono impietosi: da gennaio a giugno 2015 è stato identificato solo il 56,4% di coloro i quali si sono resi responsabili di un incidente e hanno deciso di tirare dritto senza prestare assistenza. In pratica più di quattro su dieci la fa franca, scappare conviene.

omicidio stradale legge
ANSA/ANGELO CARCONI

LEGGI ANCHE Omicidio stradale: la legge passa al Senato

IN FUGA – L’inchiesta è di Cristina Bassi su il Giornale di oggi: dei 273 pirati identificati su 484.215 sono stati denunciati a piede libero (79%) e 58 arrestati (21%). Il 18% è stato trovato positivo ad alcool o droga, il dato sale al 20,5% se si considerano gli incidenti mortali. Il triste record è vinto dalla Lombardia (89 casi totali), seguita da Veneto e Lazio. Denuncia Biserni:

«Sono molto le cause della pirateria […]. La paura di perdere la patente, la mancanza di permesso di soggiorno per gli stranieri, la scopertura assicurativa, fenomeno in crescita anche tra gli italiani: siamo a quota quattro milioni di veicoli. […] E chi scappa sa che il conto da pagare non sarà troppo salato»

LEGGE – Sul tema la legge sull’omicidio stradale è ferma alla Camera dopo esser stata approvata dal Senato: le nuove norme prevedono l’introduzione di nuovi cinque articoli nel Codice penale, l’innalzamento del massimo della pena per l’omicidio stradale (a 12 anni contro i 10 attuali), un netto aumento del minimo (7 anni in caso di abuso d’alcool, 8 in caso di droga). Circa l’omicidio strdale il 586-bis (sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull’omicidio colposo) stabiliscono pene severe per chi commette un omicidio colposo guidando mezzi in stato di ebbrezza, pena aumentata della metà se il conducente si dà alla fuga. Il premier Renzi ha promesso il semaforo verde al provvedimento entro la fine dell’anno.

Photocredit copertina PASCAL GUYOT/AFP/Getty Images

Share this article