Bloccato l’accesso ai torrent agli utenti di Windows 10

La decisione di bandire gli utenti di Windows 10 da alcuni siti per i torrent sembra poggiare più sulla paranoia che su dati di fatto.

Windows 10
(JUNG YEON-JE/AFP/Getty Images)

 IL BLOCCO DI WINDOWS 10 –

Tutto parte da una singola riga delle condizioni di servizio del nuovo Windows 10, che autorizza Microsft a scaricare aggiornamenti del software e modificare configurazioni per impedire agli utenti di giocare ai «giochi contraffatti». Poi qualcuno ha notato la collaborazione di Microsoft con MarkMonitor, azienda che fa parte dell’ U.S. Copyright Alert System e la paranoia è montata come la panna, fino a che alcuni dei siti pirata non hanno preso la drastica decisione.

UN ALLARME POCO FONDATO –

Secondo Torrentfreak si tratta però di allarmi infondati, sia perché la collaborazione con MarkMonitor non è certo una novità, sia perché altre aziende adottano politiche simili a quelle di Microsoft in relazione al trattamento dei dati. Non solo Cortana di Windows, ma anche Siri di Apple, l’assistente vocale di Google e persino i televisori di Samsung registrano e conservano brani di conversazioni vocali degli utenti, per non dire dei dati su siti visitati e operazioni compiute online. I siti che forniscono i tracker per i torrent poi non dovrebbero avere nulla da temere, Windows 10 e altri sistemi operativi e borwser non possono estrarre dai loro siti più di quanto non permettano di fare.

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MEGLIO INFORMARE CHE BLOCCARE –

Quanto alla protezione degli utenti, non spetta ai fornitori di tracker e sarebbe ben più efficace che si fornissero loro le informazioni utili a gestire le opzioni per la privacy di Windows 10, che bloccare l’accesso a chi è fornito di quel sistema operativo e magari è pure cosciente del problema e gli va bene così.

 

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