Test Medicina 2015: cinquemila iscritti in meno

In fuga dalla Facoltà di Medicina. Sarebbero quasi cinquemila in meno gli studenti che, in questi giorni, si apprestano a sostenere il test di ingresso per Medicina, una delle facoltà universitarie tradizionalmente più gettonate dalle aspiranti matricole italiane. Eppure, secondo quanto riporta Corrado Zunino sull’edizione di Repubblica in edicola oggi, Medicina starebbe registrando un netto calo:

I candidati ai test di Medicina scendono, in tutta Italia: 3.548 maturati in meno, il 5,6 per cento rispetto all’anno scorso, hanno versato la quota all’università e si sono iscritti. Se si aggiungono i candidati al test in lingua inglese, sono altri mille. Se il confronto si allarga al 2013, il crollo si fa verticale: -28 per cento. Sono 60.639 gli iscritti ai test di Medicina in tutto il Paese e l’8 settembre andranno alla prova da 60 domande, sempre più disciplinari, sempre meno logico-generali.

TEST MEDICINA 2015: «C’È CONFUSIONE» –

Il calo degli studenti che si iscrivono ai test di Medicina è generalizzato in tutti i principali atenei che ospitano questa facoltà: Padova, Verona, Genova, Milano. I perché di questa emorragia di aspiranti medici prova a sintetizzarli Santo Davide Ferrara, presidente della scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova

«I continui ricorsi ai Tar e la reimmissione in facoltà di studenti considerati non idonei hanno creato confusione e gettato discredito su graduatorie e test. Iscriversi a Medicina significa studiare per sei anni e specializzarsi per altri quattro, molti iniziano a pensare che non ne valga più la pena». La crisi del sogno del medico s’inserisce sull’invecchiamento della professione: l’età media di un dottore oggi è 56 anni.

Ma l’incertezza del post-laurea sembra essere la causa principale:

L’incertezza sui numeri al momento del passaggio alle specialità, quando da studenti laureati ci si trasforma in professionisti, è una delle motivazioni delle defezioni secondo Antonio Carrassi, preside della Facoltà di Medicina alla Statale. Dice: «Le irregolarità nello svolgimento della prova del 2014 hanno portato a uno sconvolgimento nel numero programmato e all’affollamento delle aule universitarie oltre i limiti previsti». Anche i posti disponibili nelle facoltà mediche sono in calo — 9.513 contro i 9.983 dell’anno scorso — e questo è un motivo di defezione che si aggiunge. C’è da dire che si abbassa anche il “quorum” dello sbarramento: uno su sei entrerà. Infine c’è la questione dell’esodo verso università straniere — Spagna, Svizzera, Bulgaria, Romania, Ungheria, Albania — che non hanno limiti all’ingresso e consentono alle matricole di rientrare in Italia (dopo aver speso dai diecimila ai cinquantamila euro) per proseguire Medicina, dal secondo anno, nella loro città.

(Photocredit copertina: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

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