Perché ci stupiamo per una ragazza musulmana a Miss Italia?

All’Italia non mancano certo gli esempi di musulmane secolarizzate che non usano il velo e che hanno riferimenti morali, passioni e look simili a quelle delle loro coetanee cristiane o diversamente credenti, eppure ci si stupisce ancora per la partecipazione di una musulmana a un concorso di bellezza.

Ahlam El BrinisLE MUSULMANE SENZA VELI –

Il velo per le donne musulmane è obbligatorio in un numero limitato di paesi a maggioranza musulmana, negli altri è una scelta che attiene alla sfera privata che per lo più non è condivisa dalla maggioranza delle donne, che in particolare nelle zone urbane e più sviluppate ne fanno a meno o lo indossano come ornamento, più che per celare qualcosa.

UNA MUSULMANA A MISS ITALIA –

In Italia però abbiamo una percezione diversa del fenomeno e tendiamo a pensare che sia il contrario, così fa sensazione che Ahlam El Brinis, di recente approdata a Montebelluna e di origini marocchine, concorra e sia stata ammessa alle prefinali che si svolgeranno a Jesolo dall’1 al 5 settembre per il concorso di Miss Italia. La ventenne si presenta con la fascia di Miss Eleganza Joseph Ribkoff Friuli Venezia Giulia.

UNA MUSULMANA MODERNA A MISS ITALIA –

Alta 1,75, peso di 50 chili, non nasconde di sentirsi «un po’ troppo magra, ma sto facendo il possibile per mettere su qualche chilo», dice la ventenne alla Tribuna di Treviso, raccontando che quest’anno si è diplomata al liceo linguistico di Camposampiero (PD). Quando vinse la fascia di Miss Schio, nel 2013, fu contestata nel web con commenti negativi, proprio per l’origine nordafricana, l’intolleranza verso gli stranieri in Veneto è d’altronde forte e per niente mediata dalla vergogna. Ma Ahlam non aveva battuto ciglio, rispedendo al mittente le contestazioni. «L’Italia ce l’ho nel cuore e mi sento orgogliosa di rappresentare la mia nazione», sottolinea la miss. Fino ad un paio di mesi fa ha vissuto con la mamma a Padova, mentre il papà, che fa l’imprenditore, si è trasferito in Marocco. «A Montebelluna vivo con il mio ragazzo, Christian Rossi», spiega Ahlam, rivelando così d’ignorare i precetti religiosi che proibiscono, come per i cristiani, la promiscuità pre-matrimoniale.

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NON SONO PROBLEMI SUOI –

Niente di strano, la giovane spiega che «Siamo una famiglia moderna; ognuno è libero di scegliere e vivere la religione a modo proprio. Sono consapevole che ci sono persone ancora conservatrici che potrebbero pensare che è sbagliato quello che faccio. Ma sinceramente non mi interessa, perché ho l’appoggio della mia famiglia e questo mi basta». La sua prima fan è la nonna che, scatenatissima su Facebook, commenta le foto della nipote e fa a gara con i suoi amici e i parenti che ancora vivono in Marocco a chi mette per primo «mi piace», se qualcuno si mette dei problemi son problemi suoi, sia il razzista offeso dalla straniera, sia il pio offeso dalla correligionaria scostumata, lei è molto più avanti di entrambi e non sembra proprio intenzionata a farsi disturbare dai fanatici.

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