Gli stupri di Rimini e l’infinita tristezza dell’italiano medio (quando il colpevole – forse – è immigrato)

Preparatevi. Potrebbe esser il prossimo tormentone mediatico. A Rimini ci sono stati tre presunti casi di violenza sessuale a danni di tre giovanissime nel giro di pochi giorni (a partire da Ferragosto). Tutti in spiaggia. Si tratterebbe di due stupri e una aggressione terminata con la fuga (e il fermo) di un ragazzo extracomunitario. La polizia cerca l’aggressore del secondo caso, avvenuto il 17 agosto, un ragazzo, definito dalla vittima, «di colore e con le treccine».

stupri rimini
L’allarme Rasta su Il GIornale

Noi  italiani, che amiamo tanto la cronaca in tutte le salse, ci dilettiamo a commentare la notizia del momento. Il problema è che tra un mix di supponenza in stile “Ris di Parma” e perbenismo che farebbe infuriare la più moderata femminista forse (forse eh) è meglio star zitti. O perlomeno fermi su quella dannata tastiera.

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L’EMPATICO: E SE FOSSE STATA TUA SORELLA? TUA MADRE?

La categoria dell’empatico arriva d’improvviso nei flame di commenti social. Inizia quasi sempre con una frase calma (non come l’utente qui sotto nda) per poi inserirsi colpevolizzando gli altri. «Se fosse capitato alle vostre sorelle e madri?». Un po’ come «E i marò?». Finisce col scadere nel razzismo più becero. Contro i “piddini”, i “Sinistr..”: sempre.

rimini strupri

La variante più aggravata è quella dell’ODIO BOLDRINIANO

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LO STILISTA: COLPA DI VOI DONNE, ANDATE IN GIRO SVESTITE…

Altro che Vogue. Precursori del famigerato sindaco di Castellamare, gli stilisti si dilettano a consigliare outfit più consoni per rallentare o non indurre in violenza. Ecco tutta la filosofia racchiusa in un commento (o più):

Magari, potreste andarvene in giro con il burqa e il problema sarebbe risolto. Invece molte se ne vanno in giro con un filo interdentale tra le chiappe e poco più. Giustamente, ognuno è libero di vestirsi come vuole, a proprio rischio e pericolo ovviamente, un po’ come quello che va forte in moto a proprio rischio e pericolo.

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IO NON SONO RAZZISTA MA…

«2 su tre sono stranieri. Il terzo molto probabilmente è pure uno straniero. Una anziana di oltre 80 anni è stata pestata in casa sua da due o forse tre vigliacchi che le hanno rubato i risparmi, 5000€.», spiega Alberto. Come un noto politico italiano i “non sono razzista ma” stilano cifre e dati prima di attaccare. A caso.

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La macchina dell’emergenza stupri (+ immigrazione) è già stata avviata.  E ci si scorda del turista bresciano che qualche giorno prima importunò un bimbo sul bus della linea 11 a Rimini.

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