Rai, c’è il via libera della Vigilanza: Monica Maggioni nuovo presidente con 29 sì

Ore 22.20 – Tra i contrari, oltre a Fabio Rampelli (Fdi-An), anche Ciampolillo (M5S) e Augusto Minzolini (Fi).

Ore 21.50 – Secondo la minoranza Pd, «alcuni di Forza Italia hanno votato contro, siamo stati determinanti». La replica è arrivata da Maurizio Gasparri: «Alla sinistra dobbiamo dare anche lezioni di matematica. Per eleggere il presidente occorrevano 27 voti in Vigilanza. La presidente Maggioni, che abbiamo sostenuto con stima sincera, ha avuto 29 voti, due più del quorum. I parlamentari di FI presenti e che hanno votato a favore della Maggioni sono stati ben più di due. Siamo stati quindi decisivi nella scelta e nella votazione del presidente, dando un senso pieno alla quarta applicazione della legge Gasparri».

Ore 21.45 – Anche la minoranza Pd ha confermato il voto positivo su Monica Maggioni presidente: «Avevamo detto che avremmo votato Monica Maggioni e lo abbiamo confermato nel voto. Noi le battaglie le facciamo alla luce del sole», ha spiegato il senatore Federico Fornaro, che insieme a Manuel Gotor aveva strappato sul Cda, votando De Bortoli in dissenso dal gruppo dem.

Ore 21.35 – Il via libera della Vigilanza a Monica Maggioni è arrivato con due “sì” in più rispetto alla maggioranza richiesta dei 2/3

Ore 21.33Rai, Vigilanza: Maggioni nuovo presidente con 29 sì

Il via libera della Commissione di Vigilanza alla nomina di Monica Maggioni a presidente Rai è arrivato con 29 favorevoli, 5 schede bianche e 4 contrari. I votanti sono stati 38. Assenti Gionny Crosio, della Lega Nord e Maurizio Rossi del Gruppo Misto.

Ore 21.27 – Sul rinnova del Cda Rai interviene, in modo critico, anche la leader della Cgil Susanna Camusso: «Monica Maggioni è un’autorevole e preparata professionista, una giornalista che ha saputo dimostrare sul campo il suo valore. Tuttavia, il cda, per come è stato nominato, non costituisce quel cambio di verso». Per poi attaccare: «Siamo tornati indietro di anni»

Ore 21.10 – Come il Movimento 5 Stelle, anche Sinistra Ecologia Libertà si asterrà nella votazione della Vigilanza che deve ratificare la nomina di Monica Maggioni alla presidenza del Cda Rai.

Ore 21.07 – Al contrario di quanto avvenuto sui consiglieri del Cda, quando la minoranza Pd ha strappato votando (invano) Ferruccio De Bortoli, per la presidenza la sinistra dem garantirà il suo voto a Monica Maggioni. Eppure, come hanno spiegato alcuni esponenti delle minoranza interna come l’ex capogruppo a Montecitorio Speranza e il senatore bersaniano Manuel Gotor, il nome preferito era un altro: quello dell’ex segretario Walter Veltroni.

Ore 21.05 –  Fratelli d’Italia voterà contro la nomina di Monica Maggioni alla presidenza del CdA della Rai. «Senza nulla togliere alla Maggioni, alla quale vanno comunque i nostri auguri di buon lavoro, consideriamo questa una scelta inaccettabile nel metodo e nel merito», hanno spiegato in una nota congiunta la presidente del partito Giorgia Meloni e il capogruppo alla Camera di FdI-An e membro della Commissione Vigilanza Rai Fabio Rampelli. 

Ore 20.50 – Alla prima riunione del Cda, che ha approvato all’unanimità la nomina di Monica Maggioni alla presidenza Rai, erano presenti, oltre al consigliere anziano Diaconale, Carlo Freccero, Rita Borioni, Paolo Messa e Franco Siddi. Sono intervenuti in collegamento telefonico Guelfo Guelfi, Giancarlo Mazzuca e Marco Fortis, consigliere designato dal Tesoro.

Ore 20.40 – La ratifica della Vigilanza sembra, numeri alla mano, blindata. Sul nome della Maggioni c’è l’accordo tra Renzi e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Secondo i retroscena, prima dell’accordo sulla direttrice di Rainews, Palazzo Chigi spingeva per Antonella Mansi (Confindustria, ex Mps) non gradita al Cav. Mentre da Arcore erano stato avanzato il nome di Caterina Caselli. Scelta bocciata, come quella di Simona Ercolani (ideatrice di Sfide). Alla fine, è servito un compromesso. Renzi ha dovuto rinunciare alla classica renzata, la mossa a sorpresa per sparigliare. E si è scelta per una “figura di garanzia” . Maggioni avrà il via libera anche della Minoranza Pd, seppur – secondo fonti parlamentari – senza troppo entusiasmo.

Ore 20.25 – Cda approva la nomina di Monica Maggioni presidente all’unanimità – Prima riunione breve per il nuovo Cda. Durato appena qualche minuto il primo Consiglio, convocato dal consigliere anziano Arturo Diaconale, che ha recepito le indicazioni dell’azionista Tesoro su Marco Fortis consigliere e Monica Maggioni presidente. Il Cda ha approvato la nomina di Monica Maggioni all’unanimità. Quest’ultima nomina dovrà ora ottenere il parere favorevole della Vigilanza, a maggioranza due terzi, dalle 21.

Ore 20.10 – Scetticismo sul nome di Monica Maggioni anche da parte della Lega Nord. Lo stesso segretario federale Matteo Salvini ha contestato la scelta via Fb:

La “nuova” presidente della Rai renziana, Monica MaggionI, l’anno scorso ha partecipato alla riunione del Gruppo Bilderberg, con Mario Monti.Bella roba, vero?La “nuova Rai” mi piace poco. A voi?

Posted by Matteo Salvini on Mercoledì 5 agosto 2015

 

Ore 20 – La designazione di Monica Maggioni come presidente Rai, in attesa della ratifica con voto della Vigilanza, piace poco al Movimento 5 Stelle. Il deputato Carlo Sibilia, che fa parte del direttorio pentastellato, ha attaccato la scelta di puntare sulla giornalista, accusata di non essere in grado di garantire indipendenza e lontananza da conflitti d’interesse.

Poi però il M5S ha, almeno in parte, ammorbidito la sua posizione: «I nostri portavoce si asterranno sulla nomina di Monica Maggioni come presidente della Rai. La attendiamo comunque alla prova dei fatti», si legge sull’account twitter ufficiale del gruppo pentastellato a Montecitorio.

Aggiornamento ore 19.35 –  Si riunirà stasera alle 20 per la prima volta il nuovo Cda Rai con i consiglieri neoeletti. Ancora da definire ufficialmente, ma prevista per le 21, la convocazione della commissione di Vigilanza per la ratifica della nomina alla presidenza di Monica Maggioni.

L’assemblea degli azionisti della Rai, riunita oggi in viale Mazzini, ha indicato per il nuovo Consiglio di Amministrazione Monica Maggioni designata per la carica di presidente. L’altro nome indicato, come consigliere, dall’Assemblea è quello di Marco Fortis. Nel corso dell’Assemblea la consigliera Benedetta Tobagi ha letto un messaggio a nome della Presidente, Anna Maria Tarantola e dei consiglieri uscenti, esprimendo un ringraziamento al Direttore Generale Luigi Gubitosi, alle strutture e a tutti i lavoratori della Rai per l’impegno profuso in questi tre anni: «Auspichiamo che il nuovo Consiglio voglia proseguire nel solco del percorso avviato portando a compimento la trasformazione di Rai in Media Company con una gestione rigorosa, continuando nell’innovazione tecnologica, con i progetti di razionalizzazione delle news e di rilancio del prodotto».

PRESIDENTE RAI,IL CONSIGLIERE MARCO FORTIS

– Marco Fortis è professore di Economia industriale e commercio estero alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano. Ha svolto le funzioni di consigliere d’amministrazione di Edison e Edison Gas e quando è stato annoverato da Matteo Renzi tra i sette consiglieri economici (con Perotti e Luna) faceva il responsabile della direzione Studi Economici di Edison. Fortis è stato anche vicepresidente della Fondazione Edison e vicepresidente del comitato scientifico della Fondazione Edison. Negli anni passati il professore era considerato molto vicino a Giulio Tremonti. Sul “Sole 24 ore” si è spesso prodigato in difesa della politica economica del ministro del Tesoro dei governi Berlusconi, definendo il “debito pubblico italiano” come “garantito dalla cospicua ricchezza privata degli italiani”.

PRESIDENTE RAI, MATTEO RENZI DIFENDE SCELTE CDA

– La scelta di Maggioni sembra in linea con i desiderata del governo. Il Mef ha chiesto «una autorevole giornalista esperta di Rai e un professore come membro», ha dichiarato il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il premier ha poi replicato sulle nomine del cda: «Non potevano scegliere un cda migliore», ha commentato Matteo Renzi. «Sì, i pensionati ci sono la norma per come l’abbiamo studiata permette l’ingresso nel Cda. Francamente – in merito a pagamento o meno dei membri in pensione – non mi sembra un problema. Abbiamo messo esperti di comunicazione della Rai»

PRESIDENTE RAI, MATTEO RENZI E IL NOME D’ALTO PROFILO

– «Troverò un nome dal profilo altissimo, sarà difficile dire di no». Matteo Renzi parlava così ieri (nel giorno dell’elezione del nuovo cda Rai) agli uomini a lui più vicini sulla scelta del presidente di Viale Mazzini.
Pd e Forza Italia, si apprende da fonti parlamentari, stanno cercando l’intesa su un nome di garanzia. Sul tavolo la candidatura della direttrice di Rainews Monica Maggioni. La scelta dovrebbe ricadere – spiegano fonti parlamentari Pd – sulla direttrice di Rainews, ma occorrerà una convergenza ampia. Questa mattina nella rosa dei papabili spuntava anche Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, e Simona Ercolani, autrice del programma “Sfide”. Per il ruolo del dg sembra sempre più certo Antonio Campo Dall’Orto.

Il premier dice di essere in grado di sorprendere tutti indicando una personalità bipartisan ai vertici della tv di Stato, di avere in tasca una carta segreta. Lo racconta Goffredo De Marchis su Repubblica ricostruendo la giornata di ieri:

Il centrodestra comincia a bruciare nomi per il presidente della Rai: la stessa Antonella Mansi, Anselmi, Sorgi, Fuortes… Alzano il prezzo in attesa del ritorno di Matteo Renzi dal Giappone (è atterrato nella notte) e dell’inizio di una vera trattativa. Berlusconi propone tre nomi: Piero Ostellino, Barbarba Palombelli, Antonio Catricalà. «Dobbiamo trovare un Garimberti al contrario», dice ancora Gasparri. Ovvero, una personalità stavolta indicata da Forza Italia. Ma Renzi dice di avere una carta segreta. Telefona ai suoi collaboratori dai cieli della Siberia e annuncia: «Ho qualche nome in testa, non ho ancora deciso». La Mansi resta in campo e se ci sono veti, garantisce, ci penserà lui a superarli. Però sull’aereo di Stato, durante quel voto sopra il Polo Nord, si affaccia un’altra ipotesi: quella di designare alla carica di presidente Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria. Il centrodestra, per far pesare il suo diritto di veto, approfitta del caos dentro il Partito democratico, di una spaccatura ormai conclamata e che arriva a consumarsi persino sul prestigio di Ferruccio De Bortoli. L’ex direttore del Corriere della Sera è il nome proposto dalla minoranza per un posto da consigliere. La risposta di Ettore Rosato e Luca Lotti è negativa: «Va bene tutto, ma il Pd non può farsi rappresentare da chi ci ha definiti ladri e massoni», ribattono i renziani riferendosi a un editoriale del giornalista. Succede quindi che due voti in commissione di Vigilanza vanno dispersi e ne approfitta Forza Italia che da un consigliere passa a due (Diaconale e Mazzuca).

(Foto di copertina: Andreas Rentz/Getty Images))

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