Antonello Venditti: «Organizziamo il grande amore che i romani hanno per Roma»

«Dobbiamo organizzare l’amore dei romani. L’amore vero, quello che non guarda in faccia i partiti». Quello che «vuol dire rispetto», «coscienza civica», «civiltà». Risponde così Antonello Venditti in una breve intervista rilasciata al Corriere della Sera sul degrado della sua città e sui recenti inviti rivolti ai cittadini della Capitale a mobilitarsi per rendere le strade più pulite.

 

LEGGI ANCHE: Il durissimo reportage del New York Times sul degrado di Roma

 

Il cantautore considera «carino» l’hashtag lanciato da Alessandro Gassman (#romasonoio) per invitare i romani ad armarsi di scopa per ripulite la città, ma – dice – «quello che propone lui gli abitanti di Roma già lo fanno». «Io abito a Trastevere che è un quartiere molto solidale e il quartiere funziona perché le maniche ce le siamo già rimboccate da tempo»:

«Bisogna capire che qualcuno ha esagerato. E anche parecchio. Il tempo è finito. Bisogna pensare al tempo comune. Si deve recuperare la città».

Lei che è romano e vive e, soprattutto, canta Roma da sempre: come l’ha vista cambiare negli anni?

«Posso dire che Roma ha gli stessi problemi, da sempre. Però nel frattempo è cresciuta a dismisura e insieme a lei i problemi. Nel quartiere Trieste, ad esempio…».

Quello dove c’è il liceo classico Giulio Cesare, cantato in una sua celebre canzone…

«Già. Un bellissimo quartiere. Ma adesso c’è un problema con la spazzatura che certamente ai miei tempi non esisteva. E non ha senso che i cittadini si mettano a pulire da soli, se poi magari non ci sono i cassonetti. Lo stesso discorso vale per le buche: mi metto a riempirle io quelle buche nelle strade? Noi romani viviamo un’emergenza che non ci meritiamo. Eppure…».

Eppure?

«Ci deve essere un modo per far rispettare la legge. È inutile che ce la prendiamo, chessò, con gli autisti degli autobus quando scopriamo che gli autobus a Roma sono tutti rotti».

Propone una rivolta?

«No, no. Io pago le tasse e voglio che si trovi il modo per farla funzionare questa città meravigliosa».

(Foto di copertina: Ansa / Claudio Onorati)

Share this article