«La Grecia non ha idea di cosa la aspetti»

La Grecia

dovrà introdurre una quantità enorme di riforme per rispettare le condizionalità imposte dai creditori per il terzo piano di salvataggio. Il governo di Atene si è impegnato a introdurre i consigli dell’Ocse per rendere più competitiva la sua economia. Nessun Paese finora è riuscito a rispettare tutti questi suggerimenti, tanto meno la Germania come rimarca un articolo del quotidiano tedesco Die Welt.

GRECIA CRISI –

La Grecia ha compiuto solo il primo passo di un lungo percorso di riforme che dovrà introdurre per ottenere i crediti del fondo europeo ESM previsti dal terzo piano di assistenza finanziaria. Un articolo del quotidiano tedesco Die Welt si mostra oltremodo scettico sulle possibilità che il governo di Atene rispetti simili condizionalità, vista la loro severità economica e la problematicità politica. Il parlamento ellenico ha approvato le prior actions indicate dai creditori dell’eurogruppo come precondizione per l’intesa. In soli due giorni Alexis Tsipras ha spinto SYRIZA ad accettare un taglio della spesa previdenziale e un aumento dell’Iva a cui si era opposto nei precedenti sei mesi di trattative. Oltre a questo, la Grecia dovrà adottare la direttiva europea sul sistema bancario, rendere indipendente dal governo l’istituzionale nazionale di statistica ELSTAT, e rendere più efficiente e veloce il procedimento civile. Il terzo punto è un obiettivo che l’Italia si prefigge da qualche decennio, e non è mai riuscita ad attuare. Il volume delle privatizzazione previste, 50 miliardi di euro, appare oltremodo ottimistico, per un Paese che nei cinque anni di assistenza finanziaria non aveva ottenuto che una piccola frazione di questa somma dalla vendita degli asset pubblici.

LEGGI ANCHE

La lunga drammatica notte di Alexis Tsipras

Grecia, il Parlamento dice sì alle riforme. Syriza si spacca

La lista della crudeltà dell’Eurogruppo contro la Grecia

 

GRECIA RIFORME –

I 50 miliardi di euro previsti dal fondo di garanzia dovranno servire per rimborsare i prestiti per la ricapitalizzazione delle banche, a cui verranno elargiti subiti una decina di miliardi, per la riduzione dell’indebitamento e per attivare nuovi investimenti. Cifre che appaiono irrealistiche a Die Welt, come a molti economisti, ma ancora più ambizioso è l’impegno preso dal governo Tsipras di adottare le indicazioni dell’Ocse per rendere più competitiva l’economia greca. Il report è lungo quasi 400 pagine, e propone correzioni a 193 leggi nel settore del commercio al dettaglio e 133 nel turismo. L’obiettivo è una liberalizzazione nel mercato dei prodotti e del lavoro a cui lo stesso Alexis Tsipras aveva detto in passato di non credere. Il premier greco ha dato il suo assenso a rendere più facile il possesso di una farmacia, a cancellare le tariffe dei prezzi vincolanti per i negozi, a rendere liberi gli sconti e le chiusure. La Grecia dovrà cancellare le barriere alla concorrenza in numerosi settori economici, come nel turismo o nei materiali da costruzione. Diversi settori hanno rimarcato come diverse indicazioni dell’Ocse, come i prezzi imposti per i libri oppure le aperture domenicali degli esercizi commerciali, non sono rispettate dalla stessa Germania, il maggior creditore della Grecia e il Paese che più ha spinto per condizionalità così stringenti. Die Welt rimarca come il governo Tsipras dovrà sottoporsi a uno sforzo erculeo per approvare un simile ciclo di riforme, che occuperà tutta la legislatura e che difficilmente sarà rispettato nella sua integrità. Nessun Paese europeo, almeno fino a ora, è riuscito ad adottare simili misure in questi ultimi anni nell’ambito della liberalizzazione del mercato dei prodotti.

Photocredit: ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images

Share this article