Wimbledon 2015, la magia del tennis

26/06/2015 di Andrea Mollica

A Wimbledon

, nel 2015 si giocherà la 129esima edizione del più prestigioso dei quattro tornei del Grande Slam. Sul’erba verde dell’All England Club si sfideranno i migliori giocatori del mondo per conquistare il più ambito dei trofei tennistici. L’appuntamento più atteso è per la finale del torneo maschile, che si svolgerà domenica 12 luglio. I favoriti per la vittoria finale sono il numero 1 al mondo Novak Djokovic, campione in carica, l’idolo di casa Andy Murray, mentre Roger Federer potrebbe regalare ancora una grande sorpresa visto il suo talento infinito che si esprime al meglio sulla superficie dove è nato il tennis, l’erba.

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Al Bello/Getty Images

WIMBLEDON

– Gli appuntamenti più importanti del tennis non sono i Mondiali o gli Europei come per la maggior parte degli altri sport, ma i quattro tornei del Grande Slam, che sono Australian Open, French Open, noti anche come Roland Garros, Wimbledon, o The Championships, e US Open. Negli anni venti la federazione internazionale di tennis assegnò alle competizioni più importanti di Australia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti, gli unici quattro Paesi che avevano vinto la competizione per squadre nazionali, la Coppa Davis, il titolo di torneo principale di questo sport. Wimbledon è il più antico e prestigioso di queste competizioni, visto che la prima edizione di The Championships si è svolta nel 1877 a Londra, nel quartiere da cui prende il nome. Wimbledon è il torneo più antico del mondo, ed era anche l’unico considerato tra i più importanti prima della definizione dei quattro Grandi Slam. I tornei dello Slam si distinguono per il seguito, la qualità dei partecipanti e anche per le regole delle partite. A differenza delle altre competizioni tennistiche i quattro Grande Slam si svolgono nell’arco temporale di due settimane, lungo le quali i giocatori devono affrontare sette partite al meglio dei cinque set per vincere il trofeo. Wimbledon è l’unico Grande Slam che si gioca ancora sull’erba, la superficie su cui originariamente si giocava a tennis. Il primo nome di questo sport è infatti lawn tennis, tennis da prato, e il club dove si svolge Wimbledon, l’All England Club, conserva ancora questa definizione. Gli altri tre Grande Slam si giocano sulla terra battuta, il Roland Garros, e sul cemento, Australian Open e US Open. Fino agli anni settanta e ottanta anche gli Slam australiano e statunitensei si svolgevano sull’erba, diventata superficie molto più rara nel tennis moderno, benchè rimanga ancora la più affascinante. L’erba valorizza infatti il talento puro, vista la sua velocità e i suoi rimbalzi irregolari, che spingono i giocatori ad adottare maggiori variazioni tattiche e tecniche rispetto al cemento e alla più lenta terra battuta. Wimbledon è l’appuntamento tennistico più atteso dell’anno anche in ragione della sua tradizione. I giocatori abbandonano le divise sgargianti e si dedicano al classico bianco, temperato da qualche striscia legata agli sponsor. Il rispetto di regole secolari, come l’inchino al box dove siedono i Reali britannici, è uno dei segreti che ha reso il torneo così atteso e affascinante.

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– Nel 2015 si svolgerà la 129esima edizione di The Championships, il più antico torneo tennistico del mondo. Wimbledon inizia ufficialmente il 29 giugno e finisce il 12 luglio, il giorno in cui sul Centre Court, il campo centrale, si giocherà la finale del singolare maschile. Prima del 29 giugno si svolgono i tornei di qualificazioni a cui partecipano i giocatori meno forti, che hanno così la chance di poter confrontarsi con i migliori tennisti del circuito. Le competizioni più rilevanti sono il singolare maschile e femminile, il doppio maschile, femminile e misto, seguite poi dai tornei per gli juniores. L’attenzione principale è dedicata al singolare maschile, il torneo dove si gioca il tennis di maggiore qualità. Nel 2015 ci sono diversi favoriti per la vittoria finale. Il tennista più atteso è Novak Djokovic , numero uno al mondo da ormai un anno, e vincitore di Wimbledon 2014 in una memorabile finale giocata contro uno dei giocatori che ha vinto più edizioni di The Championships, Roger Federer. Il tennista svizzero, che detiene il record di tornei del Grande Slam vinti in carriera, diciassette, ha trionfato per ben sette volte a Wimbledon. Roger Federer ha vinto per l’ottava volta Halle, uno dei tornei sull’erba che preparano a The Championships, e si presenta in buone condizioni di forma. Il talento di Federer è infinito, come dimostrato ripetutamente sui prati verdi dell’All England Club, ma la conquista di ben ventuno set in due settimane appare un sforzo davvero arduo per un tennista di ormai trentaquattro anni. Novak Djokovic deve invece ritrovare le migliori sensazioni di questo finora straordinario 2015 perse solo al Roland Garros. Il tennista serbo non è riuscito a conquistare l’unico Grande Slam che gli manca per sconfitta piuttosto netta subita in finale dallo svizzero Stanislaw Wawrinka. Prima del Roland Garros il numero uno al mondo aveva dominato il circuito, vincendo il primo Grande Slam dell’anno, Australian Open, e poi conquistando tutti i tornei a cui ha partecipato fino al French Open. Novak Djokovic ha già vinto due edizioni di Wimbledon, nel 2011 e nel 2014, ed è arrivato in finale anche nel 2014. L’erba non è la superficie di gioco dove la regolarità del tennista serbo si esprime al meglio, ma la sua completezza tecnica e la sua costanza ne fanno uno dei principali, se non ancora il principale, favorito per la vittoria finale di Wimbledon. Novak Djokovic finora ha vinto otto tornei del Grande Slam, ma è stato in grado di raggiungere ben sedici finali, come Björn Borg.

Wimbledon

WIMBLEDON ALBO D’ORO

– Nel tabellone ci sono altri due giocatori che hanno vinto Wimbledon nella loro carriera, lo scozzese Andy Murray e lo spagnolo Rafael Nadal. Andy Murray appare uno dei favoriti per la vittoria finale, visto il suo ottimo stato di forma dimostrato nella primavera 2015. Nei mesi di aprile e maggio il tennista scozzese è arrivato in semifinale al Roland Garros sulla terra, superficie a lui finora sfavorevole, vincendo in precedenza due tornei sul rosso. Murray ha anche vinto Queen’s, il torneo di Londra che si gioca anch’esso sull’erba e che è considerato come la più importante competizione che introduce Wimbledon. Andy Murray, allenato dall’ex campionessa francese Aurelie Mauresmo, ha vinto The Championships nel 2013, interrompendo la lunga astinenza dei tennisti britannici. Fred Perry, nel lontanissimo 1936, era stato l’ultimo tennista che aveva fatto sollevare l’Union Jack sul prato verde del Centre Court. Il giocatore scozzese, arrivato in finale anche nel 2012, quando ha perso contro un ritrovato Roger Federer, ha inoltre vinto l’oro olimpico nel torneo di tennis di Londra 2012, giocato all’All England Club. Rafael Nadal è l’altro olimpionico capace di aver vinto a Wimbledon, ma il campionissimo spagnolo, che in carriera ha conquistato ben 14 Slam, come Pete Sampras e secondo solo a Roger Federer, sta vivendo l’annata più amara della carriera, testimoniata anche dal crollo al numero dieci della classifica ATP. Dopo una deludente eliminazione ai quarti di finale dell’Australian Open, Nadal, il più grande giocatore della storia sul rosso, ha vinto solo un torneo minore nella stagione delle terra battuta, a Buenos Aires, subendo la seconda sconfitta su undici partecipazioni al Roland Garros. Il tennista, che ha vinto nove volte il French Open, è stato eliminato ai quarti da Novak Djokovic con un umiliante 3 a 0. Sull’erba il tennista spagnolo ha dato segnali contrastanti in queste ultime settimane, vincendo il torneo di Stoccarda, e poi uscendo al primo turno al Queen’s. Rafael Nadal ha vinto due Wimbledon, nel 2008 e nel 2010, e ha giocato tre finali, nel 2006, nel 2007, perse contro Roger Federer, e nel 2011, quando Novak Djokovic ha vinto per la prima volta sull’erba londinese. Da allora il tennista spagnolo ha collezionato solo delusioni nel torneo dello Slam dove ha fornito le migliori prestazioni, Roland Garros a parte, con eliminazioni al secondo turno nel 2012, addirittura al primo nel 2013 e agli ottavi l’anno scorso. Difficile ipotizzare un suo approdo nelle partite decisive di Wimbledon, anche se il talento e la forza mentale ci sono ancora. Rafael Nadal è rimasto nella Top Ten del tabellone maschile, dove tra i giocatori più competitivi c’è sicuramente Stanislaw Wawrinka.

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I TOP TEN MASCHILI – Stanislaw Wawrinka, trionfatore a sorpresa del Roland Garros, ha le qualità per conquistare Wimbledon, anche se la carriera del talentuoso tennista svizzero è stata caratterizzata da molti alti e bassi. Il gioco di Stan Wawrinka, che si basa su colpi potenti da fondocampo e su strepitosi rovesci a una mano, non appare adatto all’erba, ma nel tennis contemporaneo le differenze delle superfici rivestono un’importanza inferiore rispetto al passato. Nel tabellone dopo Wawrinka c’è il numero cinque al mondo, Kai Nishikori, brillante giocatore giapponese che ha raggiunto l’anno scorso la finale dell’US Open, suscitando un’enorme attenzione mediatica nel suo Paese. Nishikori ha i mezzi tecnici per affrontare un torneo dall’alto profilo, mentre meno chance dovrebbe avere Thomas Berdych, arrivato in finale nel 2010 contro il vittorioso Rafael Nadal. Il tennista ceco ha un ottimo servizio, ma nello scambio da fondo così come nel gioco a rete non ha qualità tali da renderlo un autorevole pretendente a Wimbledon. Un discorso simile può essere effettuato per Milos Raonic, tennista canadese dal servizio esplosivo ma penalizzato da lacune in altri fondamentali. L’altro “giovane” del circuito, Grigor Dimitrov, era stato in grado l’anno scorso di raggiungere le semifinali, ma quest’anno il tennista bulgaro appare aver interrotto il suo percorso di crescita. Una sorpresa potrebbe arrivare da Jo-Wilfried Tsonga, tennista francese in passato capace di arrivare per due volte in semifinale a Wimbledon. Tsonga ha numeri potenzialmente in grado di fargli conquistare The Championships, ma nella sua carriera non è mai riuscito a compiere l’ultimo miglioramento per trionfare in un Grande Slam, come ha fatto per esempio Wawrinka negli ultimi anni. I più probabili quarti di finale alla luce del sorteggio sono tra Djokovic-Nishikori, Wawrinka-Raonic, Murray-Nadal e Berdych-Federer. I tennisti italiani hanno avuto un sorteggio dall’esito contrastante. Simone Bolelli esordirà al primo turno contro il fortissimo Kai Noshikori, mentre Fabio Fognini se la vedrà contro il molto meno quotato Tim Smyczek. Andreas Seppi, testa di serie come Fognini, giocherà invece contro l’australiano Brydan Klein.

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