Medjugorje, il Sant’Uffizio: «Nelle apparizioni nulla di soprannaturale»

Nelle apparizioni al frequentatissimo santuario di Medjugorje, in Bosnia Erzegovina, non ci sarebbe nulla di soprannaturale. È il giudizio emerso mercoledì da una riunione alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale tedesco Gerhard Ludwig Muller. L’orientamento è quello di vietare a sei veggenti di partecipare ai raduni e di imporre ai vescovi di non farli invitare né di accoglierli.

 

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La documentazione sul caso, nelle settimane scorse messa a disposizione del Papa, è stata raccolta dalla commissione di inchiesta guidata dal cardinale Camillo Ruini. Scrive Marco Ansaldo sul Messaggero:

Un anniversario amaro (il 34°) per le apparizioni al santuario nell’Erzegovina, visitato ogni anno da milioni di pellegrini. Nella riunione il luogo sacro non è stato messo in discussione, né tanto meno il rapporto tra i fedeli e il santuario. Il caso controverso riguarda semmai le visioni e i tour periodicamente compiuti dai sei veggenti. Dopo le parole critiche pronunciate da Papa Francesco sulla genuinità delle apparizioni il 6 giugno scorso sul volo da Sarajevo, l’altro ieri è stata la volta della plenaria all’ex Sant’Uffizio. Diversi i punti toccati. Secondo gli orientamenti emersi le apparizioni di Medjugorje non avrebbero nulla di soprannaturale e il loro messaggio verrebbe considerato addirittura come inconsistente sotto il profilo teologico. I sei veggenti hanno ora l’espresso divieto di partecipare a raduni e di divulgare messaggi che essi sostengono provenire dalla Madonna. Inoltre i vescovi sono invitati a non accoglierli per assemblee dei fedeli. Ma quel che soprattutto ha colpito i membri della Congregazione è uno degli elementi forti dell’inchiesta guidata da Ruini. E cioè il consistente giro di denaro attorno al fenomeno Medjugorje. Il sospetto è che ci possano essere operazioni di lucro sui pellegrini che si riuniscono in grande numero nei raduni dei veggenti all’estero, ma anche forti interessi economici locali in gioco per hotel e agenzie di viaggio.

(Foto: Giorgiana Cristalli / Ansa)

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