Oltre la tortura, gli esperimenti medici sugli esseri umani della CIA

23/06/2015 di Redazione

Alcuni documenti pubblicati di recente hanno rinfocolato il dibattito sulla partecipazione del personale medico alle torture della CIA.

George Bush e l'allora capo della CIA George Tenet nel 2001 (Photocredit Pablo Martinez Monsivais)
George Bush e l’allora capo della CIA George Tenet nel 2001 (Photocredit Pablo Martinez Monsivai

LA CIA E GLI ESPERIMENTI MEDICI SUGLI ESSERI UMANI –

C’è un documento prodotto dalla CIA nel 1987 e di seguito aggiornato che spiega come l’agenzia possa procedere a ricerche mediche solo con il consenso informato dei soggetti di sperimentazione. C’è da chiedersi perché un’agenzia  come la CIA dovrebbe condurre ricerche mediche, ma poi si scopre che di consensi informati non ne ha mai raccolti e che non ha mai fatto ricerche sugli americani, almeno dal 1987 in poi. Invece medici e psicologi hanno fatto estesamente ricerca e  raccolto i risultati delle loro osservazioni sui prigionieri della War on Terror, ovviamente senza chiedere loro il consenso informato .

I MEDICI COMPLICI DELLA TORTURA –

L’idea della CIA è quella di usare i medici come gli avvocati per torturare i prigionieri avendo una parvenza di parere legale che autorizza queste pratiche, dicendo che non si tratta di torture, e affidandosi ai medici per ottimizzare le torture facendo finta di curarsi della salute dei prigionieri. Le mail con le quali i medici si scambiano consigli e dati ad esempio sulla temperatura (fredda) delle celle, che sia fredda, ma non tanto da uccidere i prigionieri, o quelle con le quali discutono della resistenza di questo o quel prigioniero al waterboarding, dimostrano che quei medici non era intenti e intesi a curare i prigionieri, ma ad ottimizzare la resa della tortura evitando che qualche eccesso li uccidesse, privando così gli uomini della CIA delle persone da interrogare.

I DOTTORI CHE NON CURANO, MA TORTURANO –

La violazione dell’etica medica è plateale a prescindere da qualsiasi pretesto legale gettato in campo dall’agenzia o dalle amministrazioni che l’hanno assecondata e giustificata e è evidente che sono state diverse le ricerche mediche condotte su soggetti umani in prigionia, vietatissime da tutte le convenzioni internazionali, e che per nessuna di queste l’agenzia ha mai ottenuto il consenso informato delle vittime. Un’accusa che, se possibile, è ancora più grave di quella relativa alle torture, anche se non è proprio nuova per la CIA.

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COME MENGELE –

L’Executive Order 12333 del 1987 nacque infatti per stroncare alcuni programmi della CIA (come il famoso MK Ultra) che negli anni ’70 avevano condotto esperimenti abusivi sugli esseri umani. Ora il panorama è cambiato, ma le attività collaterali all’estesa campagna di tortura dei prigionieri che hanno coinvolto medici e psicologi mettono questi professionisti sullo stesso piano dell’infame Mengele e dei colleghi, perché l’Office of Medical Services (OMS) non esiste in tutta evidenza per curare le persone, ma per assistere tecnicamente e moralmente l’agenzia nella loro tortura. Un verità che nessuno dei medici impegnati può aver frainteso o ignorato e questo fa di loro non semplici comparse del dramma della tortura, ma protagonisti di primo livello, perché la loro dolosa complicità è stata fondamentale per procedere nella tortura sistematica di qualche migliaio di persone. Per di più persone in gran parte innocenti, garantiscono i dati della stessa CIA.

 

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