Family day: piazza stracolma fra pioggia e polemiche

Al grido di “Difendiamo i nostri figli” oggi in piazza a San Giovanni è  sceso una parte del mondo cattolico, rappresentato da molte famiglie, pronte a combattere contro il Ddl Cirinnà. Un successo dal.punto di vista dellempresenze, numerose nonostante la pioggia. Una manifestazione nata anche

«per riaffermare il diritto di mamma e papà a educare i figli e fermare la colonizzazione ideologica della teoria Gender nelle scuole e nel Parlamento e bloccare sul nascere il ddl Cirinnà che consentirebbe in prospettiva adozione e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso»

Un milione secondo gli organizzatori, con la pioggia o senza, sono ora in piazza per affermare il primato della famiglia tradizionale. Sul palco, svetta un manifesto “difendiamo i nostri figli. Stop gender nelle scuole”. Accanto, un ritratto della Madonna con il Bambino. “Le famiglie sempre un babbo e una mamma”, si legge in uno degli slogan esposto dai manifestanti. C’è persino un un imam sul palco: secondo lui il ddl Cirinnà è un “progetto pericoloso che vuole inquinare i progetti dei nostri figli. Un percorso cattivo per l’umanità”. Numerose le presenze politiche, che però non contano il Ministro Alfano, pur presente nei vecchi Family Day.

LE POLEMICHE

Un appuntamento che però ha riservato non poche polemiche: “Inaccettabile una manifestazione come quella contro le unioni civili che si tiene oggi a Roma – ha fatto sapere il sottosegretario alle riforme del governo Renzi Ivan Scalfarotto dal Milano Pride – Una manifestazione contro i diritti dei propri concittadini da’ l’idea di quanto la battaglia per i diritti lgbt nel nostro Paese sia molto complessa. L’Italia deve fare ancora molta strada, ma non è immobile – ha proseguito Scalfarotto – il parlamento non è immobile. Dobbiamo però comprendere che non si può pensare di modernizzare un Paese se non si permette alle persone di costruire i propri progetti di vita”. “Chi vuole guerre di religione, come gli organizzatori del family day, sbaglia secolo. Le Unioni civili non sono contro qualcuno, ma a favore dei diritti e dell’equita” ha scritto invece su twitter il senatore del Pd Andrea Marcucci, primo firmatario del ddl che istituisce le unioni civili

Photocredit copertina: Ansa

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