Domenico Maurantonio, “nello stomaco tasso di alcol da coma etilico” |Corriere della sera

Era solo. O forse no. Dopo le ipotesi trapelate ieri sulla sorte di Domenico Maurantonio, il giovane precipitato in gita a Milano, oggi sui giornali arriva la rabbia della famiglia, che nega le voci e insiste: “Sono solo illazioni”. E i compagni: “Su di noi solo fango”

DOMENICO MAURANTONIO, I FATTI

Così sul tema il Corriere della Sera

Le indagini non sono finite. In Procura aspettano i risultati definitivi dei test del Dna sul (poco) materiale genetico trovato sotto le unghie dello studente e l’analisi cinetica della caduta. E, questa la sola voce ufficiale uscita da Palazzo di Giustizia, «non è ancora stato possibile escludere alcuna ipotesi né arrivare ad una ricostruzione “plausibile” di quanto successo in quella tragica gita». Parole che continuano a far sperare i genitori del liceale padovano aggrappati alla speranza di comprendere come e perché il loro figlio sia morto durante la gita a Milano. «Le voci uscite in queste ore e attribuite agli inquirenti sono prive di qualsiasi fondamento — spiega il padre Bruno Maurantonio —. Le indagini non sono chiuse, sono solo illazioni. Non crediamo fosse solo. Continuiamo ad avere fiducia negli investigatori e nei magistrati».

Nonostante le pressioni, dicono oggi i giornali, ancora nessun “segreto” è stato rivelato dai compagni, ora impegnati nella maturità

Una parte del loro racconto resta avvolta nel mistero, perché continua a sembrare improbabile che Domenico abbia bevuto pochi minuti prima di morie così tanto alcol (un tasso nello stomaco da coma etilico) mentre tutti gli altri dormivano. Ma è altrettante improbabile che nonostante i ripetuti interrogatori e le intercettazioni telefoniche e delle chat, i ragazzi non abbiano mai fatto un passo falso. «Ci hanno buttato addosso moltissimo fango, abbiamo sempre detto la verità», dicono i compagni.

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