Jobs act: pc e cellulari controllati senza l’ok dei sindacati. Come funziona

Jobs act: le aziende potranno controllare pc, cellulari e badge dei dipendenti senza l’ok dei sindacati né permesso ministeriale. Sono questi i punti dei 4 ultimi decreti attuativi sul Jobs Act che ora, dopo l’ok di Palazzo Chigi approdano in Parlamento per avere il via libera, seppur non vincolante, delle commissioni competenti. «Accordo sindacale o autorizzazione ministeriale – si legge nel testo – non sono necessari per l’assegnazione ai lavoratori degli strumenti utilizzati per rendere la prestazione lavorativa, pur se dagli stessi derivi anche la possibilità di un controllo a distanza del lavoratore». Gli impianti audiovisivi potranno esser installati solo dopo accordo con Rsu o Rsa. Senza intesa servirà comunque l’ok della Direzione territoriale del lavoro.

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JOBS ACT E PRIVACY: COME FUNZIONA – I dipendenti vanno avvisati. Con le nuove norme le aziende potranno monitorare computer, smartphone e cellulari aziendali senza l’ok dei sindacati. Ai lavoratori sarà garantito il rispetto della privacy. L’azienda avrà il dovere di informare il proprio dipendente delle caratteristiche dei supporti aziendali forniti, dei controlli a distanza possibili (inclusa quindi la geolocalizzazione degli stessi) e fissare eventuali limitazioni nell’utilizzo dei supporti dati. Se tali norme non saranno rispettate l’azienda va incontro a sanzioni disciplinari. Come controllano le aziende? I dati possono esser utilizzati – come riporta la normativa – per ogni fine «connesso al rapporto di lavoro, purché sia data al lavoratore adeguata informazione».

I datori di lavoro non potranno controllare le mail dei dipendenti salvo casi eccezionali. L’Autorità vieta la lettura e registrazione sistematica delle e-mail così come il monitoraggio sistematico delle pagine web.
Tutto ciò non stride con le norme sulla privacy? Ed è qui che La Stampa, in un focus a cura di Paolo Baroni, spiega:

In questo campo le norme stilate dal garante derivano direttamente dallo statuto dei lavoratori che vietava tassativamente i controlli a distanza (art.4) indagini sulle opinioni dei dipendenti (art.8) per individuarne orientamento politico, sindacale, religioso, stato di salute, ecc. Alla luce delle correzioni introdotte col Jobs Act è però possibile che in futuro alcune delle norme generali vadano riviste.

(foto copertina JUSTIN TALLIS AFP)

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