Il parco dove si gioca alla guerra

27/12/2011 di Dario Ferri

Nel bresciano è boom di campi per il softair

In provincia di Brescia sta prendendo rapidamente piede lo sport importato dal Giappone che vede i partecipanti sfidarsi come marines in una battaglia fino all’ultimo colpo di arma da fuoco. Ma solo per gioco, fortunatamente.

GIOCARE COME MARINES – Della nuova moda parla il quotidiano Brescia Oggi in un articolo a firma di Elia Zupelli:

Quella carlinga di aereo che come un relitto di un «day after» bellico spunta in mezzo a un terreno della Bassa bresciana mette un pizzico di inquietudine. Ma basta avvicinarsi per capire che dietro la coreografia apocalittica si nasconde un modo alternativo, divertente e unpo’anticonformista di esorcizzare la guerra… giocando ai marines. Quel campo da battaglia che riproduce gli scenari dei «wargames» elettronici allestita a Corzano lungo la statale Brescia-Orzinuovi, non è frutto della mania di qualche adulto non ancora cresciuto, ma lo spazio di «addestramento» di una disciplina sportiva in rapida ascesa anche nel bresciano. Lo spazio di Corzano ospita uno dei pochi campi da gioco dedicato al «softair», un’attività ludico-ricreativa nata in Giappone una manciata di anni fa e proliferata poi attraverso l’Europa, calamitando interessi via via crescenti anche nella nostra Penisola.

NUMERI INCORAGGIANTI – La schiera delle persone interessate a giocare alla guerra in un campo all’aria aperta è folta:

Numeri ufficiali nella nostra provincia non ce ne sono ma ascoltando il tam tam dei social network e blog «dedicati», si può ipotizzare che almeno 500 bresciani abbiano provato almeno per una volta l’ebrezza di una partita a «softair». La struttura di Corzano, che rappresenta l’estensione bresciana di un progetto nazionale attualmente in costante «work in progress», dovrebbe diventare operativa già a partire dalle prime settimane del 2012, quando lo spazio aprirà al pubblico configurandosi come un luogo dove praticare il softair che si basa sulla simulazione innocua e non violenta di tattiche militari.

ATTIVITA’ LUDICO RICREATIVA – Il softair ha tutte le caratteristiche per imporsi come una valida alternativa a campi di calcetto e piste di bowling. Continua Brescia Oggi:

Il campo garantirà la massima sicurezza e la vigilanza costante di istruttori. In altre parole si giocherà alla guerra, «per puro divertimento, come fosse un’insolita alternativa ad una partita di bowling», spiega Alessando Bonometti che coordina la piattaforma di Corzano insieme a Riccardo Zanetti. La coppia di gardesani appassionata di softair sta cercando di promuovere la disciplina e coagulare il crescente numero di appassionati. Il primo passo è stato inserire il campo sotto l’egida dell’associazione «Iron Flag», necessario per garantire allo spazio di Corzanotutti i crismi d’idoneità operativa suggeriti dalla disciplina. E dal punto di vista normativo, e dal punto di vista pratico: insieme, infatti, lavorano con mano al latifondo – è sufficiente transitare in zona per vederli impegnati tra passione ed idee ingegnose-in modo da conferirgli le sembianze di un autentico campo da gioco. Nel quale già da ora si distinguono piccoli rifugi, stanzette di fortuna, case matte e parati e dalle svariate dimensioni e colori, oltre naturalmente a quel massiccio blocco d’aereo, che punteggia il verde di fascino meccanico… «ingredienti » pronti a comporre un puzzle d’azione che aspetta solo di prendere vita grazie al pubblico e alla serie di infinite soluzioni offerte dal softair: simulazione, strategia, tute mimetiche e spirito di squadra, per quella che si prospetta come la più curiosa e innovativa sensazione ludico-sportiva della Bassa per la prossima stagione.

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