Da dove viene l’aumento del PIL 2015

Il PIL del primo trimestre 2015 è cresciuto dello 0,3%. L’Istat ha confermato la stima preliminare diffusa nei primi giorni di maggio. L’Italia è uscita dalla recessione, grazie soprattutto alla ripresa degli investimenti, in particolare nel settore dei mezzi dei trasporto. Il recupero della FCA di Marchionne ha fornito un contributo rilevante, anche se probabilmente una simile spinta non sarà ripetibile nei prossimi trimestri. Il dato acquisito per il 2015 è un aumento del PIL dello 0,2%, in linea con la stima con lo 0,7% previsto da Istat e governo Renzi per l’intero anno.

PIL 2015 –

La stima fornita dall’Istat il 13 maggio 2015 è stata confermata: il nostro Paese è uscito dalla recessione, tecnicamente, grazie all’aumento dello 0,3% del PIL del primo trimestre 2015 rispetto agli ultimi tre mesi del 2014. A livello tendenziale l’incremento è stato più ridotto, pari ad una crescita dello 0,1% rispetto al primo trimestre dello 0,1%.La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,2%. L’Istat ha rilevato andamenti dissimili nelle componenti principali della domanda aggregata su base congiunturale. I consumi finali nazionali sono ancora diminuiti dello 0,1%, mentre il dato forse più positivo è l’aumento dello 0,3% degli investimenti fissi lordi su base trimestrale. Il contributo della spesa della Pubblica amministrazione è stato pari a zero. Dal lato degli scambi con l’estero, le importazioni sono aumentate (1,4%) e le esportazioni sono rimaste stazionarie. Un dato che potrebbe diventare più positivo nei prossimi trimestri, quando gli agenti economici dovrebbero beneficiare della svalutazione più marcata dell’euro, iniziata ormai più di un anno fa e accentuatasi nei primi mesi del 2015.

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PIL 2015 ITALIA

– Il dato più positivo dell’incremento del PIL è rappresentato dall’aumento degli investimenti fissi lordi. L’incremento su base tendenziale è rilevante, con un aumento dell’1,5%. Un dato meno confortante è la forte crescita delle scorte, che sono aumentate dello 0,5% rispetto allo scorso trimestre. Le dinamiche dissimili si riscontrano anche nell’andamento molto diverso degli investimenti fissi lordi. Nei macchinari si registra una contrazione sia a livello tendenziale che congiunturale piuttosto pronunciata. Nelle costruzioni Istat rileva una crescita dello 0,5% rispetto all’ultimo trimestre 2014, anche se una flessione di meno 2,2 nei confronti dei primi tre mesi del 2014. Il vero dato positivo, e forse estemporaneo per dimensione così significativa, è il vero e proprio boom del settore dei mezzi di trasporto. Gli investimenti fissi lordi crescono del 28,7% rispetto all’ultimo trimestre 2014, e di oltre il 40% su base tendenziale. Un incremento davvero significativo, attribuibile in buona parte alla ripresa di FCA. La Fiat rimane la più grande industria privata del Paese, e una sua ripresa ha effetti benefici sul vasto indotto che genera la realizzazione di automobili. L’industria automobilistica traina anche la ripresa dell’intero comparto industriale, cresciuto dello 0,6%, mentre ancora una volta i segnali più positivi arrivano dall’agricoltura, aumentata del 6%. Registrati andamenti negativi nel commercio e negli altri servizi.

Photocredit: DONATO FASANO/AFP/Getty Images)

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