Pl@ntNet, arriva lo Shazam delle piante

Arriva un’ App che permette finalmente a neofiti e digiuni di botanica di riconoscere fiori e piante.

LA NOVITÀ PER RICONOSCERE LE PIANTE  –

Pl@ntNet è l’app ideale per chi non distingue un baobab da una pianta di piselli, ma anche per chi spesso si trova di fronte a piante che non conosce e si chiede che siano o, più semplicemente, non sa che rispondere ai figli che lo interrogano su piante e fiori. L’app è già disponibile per iOS e Android.

PL@NTNET È UN PROGETTO SCIENTIFICO –

Non si tratta però di un progetto commerciale, ma del tentativo basato in Francia e finanziato da Agropolis Fondation di costruire un grande database interdisciplinare sulle piante mediterranee e su quelle tropicali, tentativo al quale partecipano anche diverse istituzioni e almeno 3 squadre di scienziati: l’unità di ricerca AMAP (Cirad, CNRS, Inra, IRD, UM2), l’IMEDIA Research Team (INRIA), e la ONG Tela Botanica. L’impresa è guidata da Daniel Bathélémy (INRA e a capo di AMAP ) e  Nozah Boujemaa (INRIA)  e ha un budget di tre milioni di euro per coprirne i primi 4 anni di funzionamento.

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COSA FA PL@NTNET –

Il funzionamento dell’app è simile a quello si Shazam, solo che invece di usare il microfono per registrare e confrontare le melodie, Pl@ntNet usa la fotocamera dello smartphone o del tablet e un programma per confrontare il vegetale inquadrato con il database dell’applicazione, che per ora contiene circa 800 campioni, destinati ad aumentare grazie al contributo degli utenti, che mentre interrogano il programma contribuiscono a rifinirne le capacità e ad ampliarne il database.

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