Lory Del Santo: «Sorrentino si avvicina molto a me, ma Youth ha delle lacune»

«Sorrentino si avvicina molto alle mie intuizioni». Lory Del Santo, mente del capolavoro di The Lady (opera ancora incompresa dal maledetto star system) si sente “molto” vicina al genio italiano de La Grande Bellezza. Le sue parole, rilasciate alla Wired Next Fest davanti a Francesco Mandelli, stanno facendo il giro della rete. «Lui – ha sottolineato – ha fatto dei film e io anche ne ho fatto uno. Abbiamo delle visioni in comune. Come lui, inquadro certi paesaggi e in Youth ho visto cose che avrei fatto anche io, ma il film non l’avrei fatto così, no. Youth ha delle lacune». Sì, la “giovinezza” che ha guadagnato 17 minuti di applausi a Cannes ha dei deficit. La mitica Lory anticipa il giudizio della giuria della kermesse francese. Anzi no.

Ma vincerà – magari – Cannes.

Le scomode verità di Lory sulla rete
Le scomode verità di Lory sulla rete

guarda il video:

(dal minuto 18:00)

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Lo ha detto Lory eh. Mica il polpo Paul. «Il mio punto è – ha spiegato la cineasta – so quello che bisogna fare per avere un premio. Bisogna essere lentissimi, inquadrare molte montagne. È importante perché sfidi lo spettatore. Il regista sembra dire: io sono superiore perché devi riconoscere la mia arte. Fanno tutti questi film che uno si vuole tagliare le vene, ma io amo le cose noiose. Mi eccitano». Eppure per The Lady si lavora strenuamente: «Un conto è se faccio una cosa per me – ha spiegato alla Fest – o per il pubblico. Con The Lady ho voluto premiare il pubblico perché il pubblico non ha tempo. Vuole vedere in tre secondi un indizio di una cosa che ti fa riflettere. Devo dare le cose in pillole, velocemente». Del Santo confessa di amare «le cose noiose» ma fare le cose appunto per il pubblico è diverso. Il pubblico «non ha tempo di stare a vedere due ore il film in attesa della frase finale».
Su Sorrentino la scomoda Lory infine regala la sua pietra tombale: «Massacrarlo? Assolutamente no. Cosa rimane del film? La giovinezza? Uno ci sta a riflettere mezz’ora. E quando non sei chiaro la gente pensa che sei un genio».

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