Quanti soldi abbiamo dato ad Alitalia in 40 anni

7,4 miliardi di euro al valore attuale di «costi diretti, pubblici e collettivi». È il conto pagato dallo Stato in 40 anni per mantenere in piedi la compagnia aerea di bandiera Alitalia, dallo scorso anno rinata grazie all’ingresso nel capitale di Etihad Airways. La stima è stata realizzata dall’Ufficio Studi di Mediobanca.

 

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La società avrebbe bruciato in media 185 milioni di euro l’anno (13,5 miliardi se si considerano anche le inizione di capitale). Riporta Paolo Baroni sulla Stampa:

Tra il 1974 ed il 2007 la gestione in bonis della società, sempre rimasta nel recinto delle società pubbliche ballando tra Iri, Partecipazioni statali e Tesoro, ha prodotto un onere complessivo pari a 3,3 miliardi di euro. Quindi dal 2007 sino al giugno del 2014 la gestione commissariale ha prodotto altri 4,1 miliardi di oneri. Se a questi si sommano le perdite cumulate direttamente dalla società nei vari bilanci per un totale di 6,1 miliardi si può dire che in 40 anni di gestione pubblica sono state bruciate risorse per ben 13,5 miliardi. Dal 2008 la compagnia è passata ai capitani coraggiosi di Cai (Colaninno, Toti, le banche), che come è noto non sono riusciti a fare molto meglio dello Stato, e quindi dall’inizio dell’anno è arrivata Ethiad, ed a questo punto ha voltato decisamente pagina.

L’annus horribilis sarebbe stato il 2001. Scrive Baroni sulla Stampa:

Dal 1974 al 2007, ultimo bilancio prima del commissariamento, Alitalia ha accumulato perdite per 4,4 miliardi di euro. Ma è soprattutto negli anni ’90 che le perdite esplodono. Dal 1996 in poi, anno della prima perdita monstre da 625 milioni, il saldo è stato negativo per 3,9 miliardi, con un picco di -907 milioni nel 2001. Dei 34 anni esaminati – segnala Mediobanca – 20 hanno chiuso in deficit, sommando una perdita pari a 5,1 miliardi . Dal 1989 in poi in 15 bilanci su 19 hanno chiuso in perdita netta.

(Foto: Ansa)

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