Domenico Mauroantonio, Parla l’imbianchino che ha ritrovato il corpo «Era Nudo e sdraiato su un fianco»

«Aveva la canottiera ed era senza mutande: praticamente era nudo e non era sporco. Per quello che ho visto, non c’era niente di sporco. Vicino c’erano mutande e pantaloncini …le mutande erano un po’ sporche… può essere che siano caduti o che fossero lì. Domenico era sdraiato sul fianco».

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Descrive così, il ritrovamento del corpo di Domenico Maurantonio – lo studente diciannovenne morto precipitando dalla finestra dell’hotel dove era in gita con la classe a Milano – l’imbianchino Mohamed M..

Nell’intervista, in onda integralmente domani sera a “Quarto Grado” su Retequattro, l’uomo – già sentito dagli inquirenti – prosegue il racconto di quanto successo il 10 maggio scorso: «Domenica mattina mi hanno mandato qui a finire lavori che abbiamo lasciato indietro. Sono venuto verso le 7.30. Mi sono cambiato i vestiti e verso le 8/8.10 sono andato in quella zona lì, dove c’è la scala rotonda, di fianco, perché lavoro nel corridoio».

«Ho visto un liquido rosso, lungo quasi un metro e mezzo. Sangue. Mi sono girato un po’ e ho visto che c’era un ragazzo sdraiato. L’ho guardato, poi sono andato in reception a chiamare i responsabili dell’hotel. Anche loro hanno visto e hanno chiamato polizia e ambulanza. Sono rimasto lì fino alle 2. Mi hanno interrogato alle 2.30. Poi alle 3 sono andato a casa».

E precisa: «Sicuramente quando l’ho trovato era morto. Con tutto il sangue che c’era per terra, sicuramente era morto. Ho guardato lui e poi sono entrato dentro. Volevo controllare se fosse vivo o no, ma quando ho visto che il sangue usciva dalle orecchie… Mi dispiace per lui».

«Era domenica e non c’era nessuno. Secondo me – spiega l’uomo – se non ci fossi stato io, nessuno lo avrebbe visto. La zona è nascosta». E, sempre a proposito della scena, conclude: «Qualunque persona se lo veda lì, davanti, è una cosa incredibile! Mi dispiace per Domenico e che riposi in pace».

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