Le avventure di “Gesù” a Torino: finisce in Questura, ma conquista Facebook

Cammina per le strade di Torino, vestito di una tunica e uno scialle, ai piedi un paio di sandali. Regala abbracci ai passanti, si presta a qualche “selfie” con i turisti. Con sé porta un cestino dove raccoglie qualche spicciolo che gli viene offerto, un cestino con la scritta Jesus Crowdfunding. A chi gli chiede come si chiama risponde semplicemente “Gesù“. E sta spopolando su Facebook, anche se le forze dell’ordine l’hanno già fermato diverse volte.

Facebook/Jesus in Turin
Facebook/Jesus in Turin

IL “GESÙ” CHE CAMMINA PER TORINO –

È lui il nuovo protagoniste delle strade del capoluogo piemontese, in questi giorni popolatissima di fedeli che arrivano a Torino per l’ostensione della Sacra Sindone. Il giovane, torinese, racconta le sue giornate sulla pagina Facebook che ha creato, tra un tentativo di camminata sulle acque e le foto con i passanti divertiti e increduli:

Che cos’è? – Perchè lo fai? – Di dove sei?

Sono le tre domande che mi hanno chiesto di più.
Se alla prima e alla terza potrei rispondere:
“Gesù” e “di Torino”, sul Perchè lo stavo facendo mi rendevo conto che richiedesse un ragionamento più approfondito.

gesù a torino
Facebook/Jesus in Turin

“GESÙ” PORTATO IN QUESTURA –

Di lui non si sa quasi nulla: secondo alcuni si tratterebbe di un giovane disoccupato che, dopo aver perso il lavoro, starebbe tentando di tirare su qualche soldo attraverso questa sorta di esperimento sociale. Nel pieno centro storico di Torino lo conoscerebbero già tutti. Anche le forze dell’ordine, che l’avrebbero già fermato diverse volte, come racconta lo stesso “Gesù” in un post su Facebook:

E’ il sesto giorno a Torino.
Mi trovo vicino al Duomo, abbraccio persone gratis.
La polizia mi controlla per la terza volta.
“Alcuni fedeli si sono lamentati” dicono “Noi dobbiamo intervenire capisci? Fai il bravo e stai lontano da questa zona… Eri già stato avvertito.”
“Ma quale legge sto violando?
“Quella del buon senso.”
“Ma non c’è buon senso in tutto ciò. Se vuoi posso abbracciarti”
“Se vuoi ti porto in questura.”
“Va bene.”

Facebook/Jesus in Turin
Facebook/Jesus in Turin

 

LEGGI ANCHE: Il cigno Baldassarre è stato ucciso. Un intero paese si mobilita contro il suo assassino

 

E “GESÙ” SPOPOLA SU FACEBOOK –

Nonostante il “giro” in Questura il Messia torinese non sembra intenzionato a desistere e, anche se i momenti di tensione non mancano, su Facebook è già virale. La sua pagina ha già raccolto oltre diecimila like e numerosi commenti a sostegno della “missione” del giovane, qualunque essa sia:

Facebook/Jesus in Turin
Facebook/Jesus in Turin

 

(Photocredit copertina: Facebook/Jesus in Turin)

Share this article